Un’altra sentenza che premia Federcontribuenti: dopo quella favorevole della settimana scorsa al tribunale di Verbania, anche a Montebelluna la giustizia sanziona l’ennesimo abuso di una società che opera nelle multiproprietà
“La sentenza con cui il 27 ottobre scorso, il Giudice di Pace di Montebelluna, la dott.ssa Giulia Procaccini, dà pienamente ragione a due consumatori che già si erano rivolti alla nostra associazione, al fine di avere assistenza in una causa civile contro la Multimmo Promotion SA di Lugano – una nostra vecchia conoscenza – è l’ennesima dimostrazione che nonostante la complessità di queste azioni giudiziarie, alla fine si riesce ad ottenere giustizia”.
E’ soddisfatto, il vicepresidente nazionale di Federcontribuenti, Marco Paccagnella, nel commentare questa vittoria giudiziaria che conclude una vicenda iniziata il 21-11-08 con la stipula di un contratto di adesione al servizio di eliminazione di multiproprietà – una specie di rottamazione – in cui i due consumatori si rivolgevano a questa società svizzera al fine di cedere a titolo definitivo la “settimana n.44 nell’appartamento n. 1 presso il residence turistico denominato Casale S. Gregorio sito nel Comune di Ficulla in provincia di Terni”. Ma ripercorriamo i passaggi di questa storia, molto simile a tante altre, che ha visto cadere i due consumatori nell’ennesima trappola di cui è disseminato il mondo delle multiproprietà. Tutto inizia qualche anno fa: i coniugi x e y (per questioni di privacy non ne daremo il nome) sono titolari di un contratto di multiproprietà di cui si vogliono disfare. “Casualmente” (anche se Federcontribuenti ha dei forti dubbi che si tratti di casualità) ricevono una lettera da parte dell’Associazione Italiana Multiproprietari che sembra proprio rispondere alle loro richieste. Questa associazione, che a parole si presenta come un pool di professionisti (avvocati, commercialisti, notai ecc.) molto attenti e scrupolosi a gestire in modo trasparente le questioni relative alla multiproprietà, si propone, tra le varie cose, per offrire ai propri associati le soluzioni adatte a liberarsi della propria quota. E qui subentra la Multimmo Promotion SA, la società con cui l’Associazione Italiana Multiproprietari ha una convenzione per trattare proprio questo genere di cessioni. Da lì, il passo per una visita a domicilio di un consulente della Multimmo Promotion SA ai due malcapitati di turno è breve. Il risultato è un contratto complesso avente un duplice oggetto: la cessione a titolo gratuito della settimana di multiproprietà appartenente alla coppia di coniugi e l’acquisto, sempre da parte degli stessi, del servizio offerto dalla Multimmo Promotion SA consistente nell’eliminazione della settimana in parola, a fronte del quale i suddetti versavano a tale società 2500,00 euro. Subito dopo, peraltro, dubbiosi circa la bontà della proposta sottoscritta esercitavano entro il termine di legge, il diritto di recesso con le dovute forme. Pur a fronte di tale diritto, correttamente esercitato, Multimmo si rifiutava di riconsegnare gli assegni che le erano stati consegnati. Dopo un comprensibile momento di incertezza e scoramento i due consumatori decidono di rivolgersi a Federcontribuenti, la quale ponendoli in contatto con l’Avv. Fabio Dalla Mura, decide di appoggiarli nel processo che si è concluso due giorni fa con la sentenza che impone alla Multimmo Promotion SA la restituzione di quanto pagato dai coniugi e la restituzione dell’atto notarile di acquisto della settimana di multiproprietà di cui erano titolari, nonché al pagamento di tutte le spese processuali che sono particolarmente ingenti atteso che è stato necessario procedere al pignoramento degli assegni presso la sede svizzera di Multimmo. “Questa sentenza – aggiunge Marco Paccagnella – mi soddisfa in modo particolare, oltre che per il suo buon esito a favore dei nostri assistiti, raggiunto grazie all’ottimo lavoro dell’Avv Fabio Dalla Mura, anche perché circa due anni fa l’Associazione Italiana Multiproprietari ci aveva querelato perché dicevano che sostenevamo che erano dei truffatori che agivano realizzando dei raggiri a danno dei loro associati. Questa sentenza conferma la ragione dei consumatori e ci dà forza contro le intimidazioni dell’Associazione Italiana Multiproprietari”.