Crescita delle Cessazioni d’Impresa in Italia nel 2024: Settori, Geografie e Impatti sull’Imprenditoria Giovanile
Nel 2024, il numero di imprese cessate in Italia è cresciuto del 7,1% rispetto al 2023, raggiungendo le 336.291 unità (921 cessazioni al giorno). Il fenomeno si concentra nel primo trimestre dell’anno (37,6%), con un picco a gennaio (18,9%).
Settori più colpiti
Commercio al dettaglio: 15,8% delle cessazioni.
Edilizia: 14,9%, soprattutto imprese specializzate in costruzioni (9,8%).
Alloggio e ristorazione: 8,2%.
La maggior parte delle cessazioni riguarda microimprese (94,9%), soprattutto imprese individuali (62,4%), seguite da società di capitali (25,2%) e di persone (12,2%).
Distribuzione geografica
Nord-Ovest: 24,3%.
Nord-Est: 18,1%.
Centro: 23,5%.
Sud e Isole: 34,1%.
Lombardia è la regione con più cessazioni (15,2%), seguita da Lazio (11,8%) e Campania (11,6%).
Imprenditoria giovanile
Sono 64.000 le imprese giovanili cessate (19% del totale). Di queste, l’84,1% sono ditte individuali, con una concentrazione maggiore in Lombardia (15,4%), Campania (12,8%) e Lazio (10%).
Classi di fatturato
Tra le imprese cessate con dati sul fatturato:
7,4% fattura meno di 100.000 €.
0,1% supera i 10 milioni di €.
Il profilo tipico di un’impresa cessata è una microimpresa del commercio, con meno di 10 dipendenti, situata nel Centro-Sud.
Dati a cura del comitato tecnico scientifico.

