Testimonianze dal Paese reale: Quanti di noi conoscono persone che, pur vivendo in condizioni agiate, riescono ad accedere a bonus e incentivi statali? Famiglie con auto di grossa cilindrata, vacanze frequenti, figli iscritti a scuole private, che però risultano “bisognose” secondo l’ISEE.
Federcontribuenti lancia un appello al Governo e agli enti preposti alla distribuzione dei bonus sociali – dallo sport alla scuola, dalla “Carta Dedicata a Te” ai contributi per l’acquisto di beni di prima necessità – affinché si introducano criteri di verifica più rigorosi e trasparenti. Il problema: l’ISEE non basta. L’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), pur essendo uno strumento utile, non fotografa in modo completo il reale tenore di vita di molte famiglie.
Troppi nuclei familiari che risultano “bisognosi” sulla carta, in realtà godono di redditi non dichiarati, provenienti da attività lavorative in nero o da fonti non tracciabili. “Secondo le ultime stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze – fa notare il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella – ’evasione fiscale in Italia ammonta a circa 100 miliardi di euro all’anno, di cui 25 miliardi legati all’evasione dell’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Questo dato evidenzia come una parte significativa della popolazione riesca a sottrarsi al fisco, pur continuando a beneficiare di agevolazioni pubbliche”. Secondo l’Associazione serve un sistema di controlli incrociati e Federcontribuenti propone l’introduzione di controlli incrociati tra il reddito dichiarato e il reale tenore di vita: “Verifica del possesso di beni durevoli (auto di lusso, immobili, spese per viaggi; Analisi dei consumi e delle transazioni bancarie; Incrocio con dati INPS, Agenzia delle Entrate e catasto. “Troppe famiglie in reale difficoltà economica – sottolinea Paccagnella – vengono escluse dai bonus per pochi euro che superano la soglia ISEE, mentre chi evade riesce a rientrare nei parametri e beneficiare degli aiuti. È una distorsione che va corretta con urgenza.
Chiediamo al governo maggiore trasparenza nei criteri di assegnazione, la revisione dell’ISEE come unico strumento di valutazione, un rafforzamento dei controlli fiscali e incrociati e, infine, priorità ai cittadini che dichiarano tutto e vivono in condizioni oggettive di difficoltà”.
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