Carburanti e tasse: Un peso insostenibile per i cittadini
‘In Senato e’ andato in scena lo scenario del 1974 con una austerity e tutti a piedi. E’ stata bocciata la mozione del Pd che prevedeva il blocco del riallineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina. Vogliamo ricordare ancora una volta che sulla benzina abbiamo una componente fiscale pari al 64% del costo totale, vale a dire 1,012 euro a litro, mentre il prezzo industriale per litro è pari a 0,560 euro. Diesel, componente fiscale pari al 61% cioè più 0,879 euro a litro mentre il prezzo industriale è di 0,570 centesimi di euro».
E’ quanto si legge in una nota del Segretario Generale di Federcontribuenti, Flavio Zanarella. «In media in Italia il costo di un pieno di carburante – spiega Federcontribuenti – si aggira intorno ai 70 euro, ebbene, il 64% vale a dire circa 44,8 euro non se le beve l’auto, ma lo Stato perchè tanto è il carico fiscale su ogni litro di carburante, il 64% del prezzo finale. L’addizionale sulla benzina è di 0,728 euro al litro; 61 centesimi per il gasolio, 14 centesimi per il gpl e 40 per il gasolio da riscaldamento. Eliminando tasse e accise il costo a litro sarebbe uguale con gli altri Paesi europei. E anche se gli altri Paesi tassano il carburante l’Italia resta in testa alla classifica per il peso fiscale a litro: ben 1 euro in più a litro».
L’ipotesi di riallineamento delle accise di benzina e diesel «influira’ sull’andamento dei prezzi di carburante e sui prodotti a largo consumo perchè, se il trasporto aumenta del 10%, i prodotti che acquistiamo aumentano dell’11% e i contribuenti pagheranno un 42% in più di tasse – non dimentichiamo l’Iva sui prodotti – a coprire le spese di trasporto e – conclude Federcontribuenti – per l’aumento del prodotto che acquista».
Non sei solo! Centinaia di cittadini si stanno unendo a noi per chiedere una riduzione delle tasse sui carburanti. Solo tu puoi aiutarci! Insieme e grazie al tuo sostegno possiamo fare la differenza!
Iscriviti a Federcontribuenti