Roma, 19 dicembre – Il mercato dell’energia in Italia sta assumendo contorni sempre più insidiosi. A lanciare l’allarme è Federcontribuenti, che avverte: non si tratta più soltanto di una giungla di telefonate moleste, ma di un vero e proprio terreno di caccia per chi propone ai cittadini soluzioni energetiche obsolete, inefficienti e a prezzi fuori mercato, mascherate dietro promesse di risparmi mirabolanti. Secondo i dati raccolti da ARTE, il 97% delle chiamate commerciali sarebbe ingannevole. Ma al di là del semplice cambio di contratto, c’è un pericolo più subdolo: la vendita aggressiva di kit energetici, caldaie o impianti che Federcontribuenti definisce “rottami tecnologici”. «Riceviamo quotidianamente segnalazioni di soci ai quali vengono proposti interventi di efficientamento con macchinari di vecchia generazione, fondi di magazzino con basso rendimento energetico, ma presentati come tecnologie all’avanguardia e venduti a prezzi gonfiati», denuncia l’associazione. Il meccanismo che si cela dietro questa pratica è paradossale: approfittando della confusione sul mercato libero e della paura dei rincari, molti operatori propongono contratti legati all’acquisto di hardware come pompe di calore o caldaie che, oltre ad avere rendimenti minimi, comportano consumi più alti del previsto e costi di manutenzione elevati, essendo già superati dagli standard europei. Spesso vengono venduti a rate decennali, intrappolando i consumatori in finanziamenti onerosi per prodotti destinati a diventare obsoleti in pochi anni. Anche l’introduzione dei filtri anti-spoofing, imposti da AGCOM per i numeri fissi dal 19 agosto e per i mobili dal 19 novembre, non garantisce una protezione totale. La vera difesa, sottolinea Federcontribuenti, resta la diffidenza. Le statistiche parlano chiaro: solo il 3,5% delle telefonate proviene da aziende reali e trasparenti; quasi la metà dei truffatori si spaccia per il vostro fornitore attuale, mentre il 16% millanta di operare a nome della rete elettrica nazionale o di autorità inesistenti. Per arginare questo fenomeno, Federcontribuenti ha selezionato partner affidabili come WeForGreen, che garantiscono energia 100% rinnovabile e trasparenza assoluta, senza costi nascosti o tecnologie obsolete. L’associazione propone inoltre alcune regole fondamentali per difendersi: mai dare assensi verbali, non fornire dati sensibili come codice POD o PDR, richiedere sempre la scheda tecnica dei prodotti e verificare ogni impianto con esperti indipendenti, e non cedere alla fretta: nessuno resterà senza luce o gas da un giorno all’altro. «Continueremo a monitorare e denunciare ogni pratica commerciale scorretta che tenta di svuotare le tasche dei cittadini con il miraggio di una falsa transizione ecologica», conclude Federcontribuenti, confermando il proprio impegno nella tutela dei consumatori.
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