“Un governo attento alle esigenze reali della gente non si sarebbe limitato a spostare di appena sette giorni la prima scadenza della rottamazione quater. Farlo come è stato annunciato, quasi vantandosi dell’attenzione verso i contribuenti in difficoltà, è disdicevole per qualsiasi governo, tanto più per questo che, per bocca non di un semplice deputato, ma del vicepremier e segretario della Lega, Salvini, ha sempre parlato della necessità che il fisco diventi amico del cittadino e non indossi più soltanto le vesti di inflessibile esattore”. Così Federcontribuenti in una nota chiede lo spostamento di almeno un mese della prima rata del pagamento relativo alla “rottamazione quater”.
Federcontribuenti non pretende che, all’improvviso, si legge nella nota “il fisco rinunci o anche solo deroghi ai suoi compiti, ma spetta al governo, a questo governo, tendere la mano a chi è stato messo sull’orlo del baratro da una contingenza drammatica che si perpetua da troppi anni”. Per questo Federcontribuenti chiede che i termini per pagare la prima scadenza della rottamazione “sia fatta slittare almeno a fine novembre. E se questo governo tiene veramente alla gente, potrebbe avere il coraggio di spostarla a fine anno, per consentire a chi ha il cappio alla gola – conclude -di potere tornare a respirare”
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