Federcontribuenti sostiene imprenditori truffati dai prestiti Covid garantiti dallo Stato.
Federcontribuenti scende in campo al fianco degli imprenditori annunciando il proprio sostegno alla class action “Garanzia Tradita” promossa da Cora Bonazza, esperta in risanamento patrimoniale, per denunciare gli abusi commessi dalle banche nella gestione dei prestiti Covid garantiti dallo Stato.
Durante l’emergenza sanitaria del 2020, infatti, il Governo aveva introdotto misure straordinarie per sostenere il tessuto produttivo del Paese, in particolare i finanziamenti fino a 30.000 euro garantiti al 100% dal Fondo centrale di garanzia, secondo quanto stabilito dal Decreto Liquidità. Questi prestiti, per legge, avrebbero dovuto essere concessi in maniera rapida e semplice, senza ulteriori fideiussioni personali o garanzie reali, proprio per garantire liquidità immediata a imprese, professionisti e artigiani duramente colpiti dalla pandemia.
La realtà, però, si è rivelata assai diversa dalle promesse. Numerose segnalazioni raccolte da Federcontribuenti e dalla promotrice della class action hanno messo in luce una serie di pratiche bancarie che hanno tradito lo spirito e la lettera della norma. In molti casi, gli istituti di credito hanno imposto garanzie personali ai beneficiari, oppure hanno utilizzato i prestiti Covid per consolidare debiti pregressi, annullando così la funzione originaria di quegli strumenti.
Non è tutto: diversi imprenditori, nel momento in cui hanno incontrato difficoltà nei rimborsi, si sono visti segnalare al CRIF, con danni gravissimi alla loro reputazione finanziaria e all’accesso a futuri finanziamenti. “Ci troviamo davanti a una distorsione sistemica che ha trasformato uno strumento di salvataggio in una vera e propria trappola finanziaria”, dichiara Federcontribuenti. “Lo Stato ha garantito, ma le banche hanno tradito. È tempo di reagire”.
È proprio da questa denuncia che nasce “Garanzia Tradita”, la class action che punta a raccogliere testimonianze e documentazione da parte delle imprese coinvolte per avviare un’azione legale collettiva contro gli istituti di credito che hanno operato in violazione delle disposizioni di legge. L’obiettivo è ristabilire il principio di legalità e riportare equità in un settore che, nel momento di massima emergenza, avrebbe dovuto offrire sostegno e invece ha contribuito a peggiorare la condizione di chi era già in difficoltà.
Federcontribuenti invita dunque tutti gli imprenditori, i professionisti e gli artigiani che hanno subito abusi durante l’erogazione dei prestiti Covid a unirsi all’iniziativa e a contattare l’associazione attraverso i canali ufficiali. “Solo attraverso l’azione collettiva – conclude l’associazione – sarà possibile ottenere giustizia e dare un segnale chiaro: non è ammissibile che strumenti nati per salvare l’economia vengano trasformati in strumenti di oppressione finanziaria”.
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