Investimenti pubblici e priorità nazionali: Sicurezza digitale, lavoro e formazione prima di scommesse sul nucleare
«Entrare in un progetto da 200 milioni quando ancora non esiste una legge per il ritorno dell’Italia al nucleare, ma solo un disegno di legge, è alquanto anacronistico e, almeno in questa fase, economicamente dispersivo».
È quanto dichiara Marco Paccagnella, Presidente di Federcontribuenti, commentando la notizia secondo cui il Governo italiano starebbe valutando un investimento pubblico significativo per diventare azionista di riferimento della società Newcleo, attiva nello sviluppo di reattori nucleari di terza e quarta generazione.
Federcontribuenti sottolinea con forza l’inopportunità di destinare fondi pubblici a iniziative industriali ancora lontane da un quadro legislativo definito, ricordando che «siamo ai primordi di un disegno di legge che deve ancora affrontare l’iter parlamentare, mentre si ipotizzano investimenti attraverso società controllate dallo Stato per ottenere il 10% di una realtà che, a detta dello stesso fondatore, conduce le sperimentazioni in Francia».
Le priorità per il Paese sono chiare: cybersicurezza, sicurezza sul lavoro, formazione. Ambiti strategici, reali, urgenti — su cui l’Italia è già in ritardo.
In un’epoca in cui gli attacchi informatici sono aumentati del +300% dal 2021, ogni euro speso dovrebbe servire a rafforzare la resilienza del sistema-Paese, tutelare i dati di cittadini e imprese, sostenere l’evoluzione digitale delle PMI e garantire ambienti di lavoro più sicuri e qualificati.
“Investire nel futuro non significa inseguire ipotesi astratte, ma costruire certezze oggi. Sicurezza digitale, lavoro e formazione sono i veri pilastri della sovranità moderna“.