Il sistema tradizionale del Codice civile prevede che alla morte dei genitori il figlio disabile sia protetto dal giudice tutelare e, generalmente, da un amministratore di sostegno. La misura di protezione dell’amministrazione di sostegno è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 9 gennaio 2004, n. 6. Esistono delle leggi regionali quadro attuate con delibere della Giunta regionale. Non di rado alcune realtà sono rimaste sulla carta o, nel tempo, sono state smantellate (ad esempio l’Ufficio di protezione giuridica di Milano). In particolare, l’amministratore di sostegno, secondo le indicazioni del giudice, gestisce il patrimonio eventualmente ereditato dal disabile. I genitori possono lasciare dei beni al figlio disabile, ma non hanno uno strumento giuridico che vincoli tali risorse ad un programma specifico e che offra continuità nel tipo di cura.
A tale scopo Federcontribuenti in collaborazione con Fiduciaria Marche e Anffas hanno organizzato un importante convegno alla Camera dei Deputati per l’11 maggio con stakeholder e relatori d’eccezione e la partecipazione di esponenti politici interessati al tema. Chiude i lavori il ministro per la disabilità on. Alessandra Locatelli.