”Il Superbonus per assunzioni a tempo indeterminato e’ un provvedimento sicuramente interessante, ma come tante altre iniziative rientra tra quelli per i quali temiamo non si siano fatti i calcoli di sostenibilità finanziaria, nulla si sa infatti relativamente al numero dei soggetti interessati, alla sostenibilità futura dell’incentivo e ai derivanti problemi previdenziali che questa norma comporterà”. Cosi’ Federcontribuenti in una nota sul cosiddetto ”superbonus per assunzioni a tempo indeterminato” varato dal governo che rende operativa la maxi deduzione fiscale prevista dalla riforma dell’Irpef di inizio anno, per la quale però è ancora incerto il livello di risorse che le saranno dedicate, e porterà ad ottenere, garantito un superbonus assunzioni del 120% per le imprese e i professionisti che assumeranno dipendenti esclusivamente a tempo indeterminato; se i nuovi assunti rientreranno nelle cosiddette categorie fragili o donne vittime di violenza tale maxi sconto salirà al 130%.
”Al solito – scrive Federcontribuenti – si segue lo schema di lanciare la bandiera oltre il plotone, imponendo a questo di non perderla: ci sono i soldi per mantenere questa riforma anche nei prossimi anni? Perche’ bisogna porsi il problema di chi tira fuori i soldi e se poi i finanziamenti non si trovassero cosa succederebbe. Per non parlare dei contributi previdenziali e di chi li paga perche’ poi bisogna vedere se ci sono abbastanza imprese interessate a investire in nuove assunzioni a tempo indeterminato, considerando che siamo il paese che investe di meno in ricerca e sviluppo”. Federcontribuenti ricorda a questo proposito ”l’imponente emigrazione intellettuale dei nostri giovani e non con i tentativi di richiamare ‘intelligenze’ dall’ estero, tentativi miseramente falliti mandando noi di un ecosistema attrattivo. Insomma – conclude – buone intenzioni, ma ancora parecchie ombre non sul presente, ma sul futuro di questa norma”.