Il 6 maggio 2019 Nadia Gentilini, mai riconosciuta testimone di giustizia pur avendo denunciato un importante sistema mafioso che ha prima tentato di corromperla e poi di piegarla con la violenza senza però riuscirci, ha consegnato a mano al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al CSM all’attenzione del dott. Piercamillo Davigo, Alla direzione Nazionale Antimafia dott. Cafiero De Raho, e al ministro di Giustizia Alfonso Bonafede l’ultima di una lunga serie di denunce rimaste inascoltate. Cosa scriveva Alice Salvatore (M5S) capogruppo per la Regione Liguria nell’agosto 2015 sul blog di Grillo? ”Sono magicamente scomparsi tutti i collegamenti tra la ‘ndrangheta locale (quella dei colletti bianchi, quella degli imprenditori corrotti) e le primarie più farsa della storia del PD, quelle della Giunta Burlando e della delfina Paita, che fino a ieri hanno governato questa regione con i risultati che purtroppo conosciamo”. Il 7 maggio 2019 così scriveva a Nadia Gentilini: ”La tua situazione è troppo indietro nel tempo, prescritte suppongo. Per dire che è mafia deve esserci una sentenza”. Federcontribuenti: ”Se la magistratura e le Autorità Istituzionali non si muovono impedendo di giungere ad un processo, come si arriva ad una sentenza? La prescrizione resta funzionale, una speranza per chi ha le mani e la coscienza sporca”. Nadia è pazza o in Liguria come nel resto del nord l’Ndrangheta imperversa libera e beata?
Il quadro giudiziario evidenzia che la ’ndrangheta è il fenomeno criminale maggiormente attivo nel territorio ligure rispetto agli altri sodalizi criminali di origine siciliana e campana, i quali non hanno una struttura consolidata e non sono presenti in maniera diffusa. La ’ndrangheta risulta strutturata nel territorio regionale in quattro locali: Ventimiglia, Genova, Lavagna e Sarzana.
Vi è inoltre una importante presenza della ‘ndrangheta nel campo dell’imprenditoria edile e
dello smaltimento dei rifiuti. Particolare attenzione è prestata dagli investigatori al porto di
Genova, nel quale sono molto attivi il narcotraffico e il traffico illecito di rifiuti speciali e
pericolosi oltre al traffico di armi.
Nel comune di Lavagna gli amministratori avevano piena consapevolezza dello spessore criminale dei loro interlocutori ‘ndranghetisti. Tutto quanto emerso dalle audizioni e dalle relazioni della DIA ed è stato fin dal 2010 denunciato da Nadia Gentilini che segnala grave forme di ostracismo nei palazzi di Giustizia. Ora però Nadia Gentilini è arrabbiata e vuole chiarezza:
”Giugno 2017, l’ex vice presidente della commissione Antimafia Luigi Gaetti si faceva carico di portare i miei faldoni, da lui già visionati e dei quali si diceva basito, all’attenzione del procuratore capo di Genova. A distanza di pochi giorni venivo contattata dall’attuale onorevole Roberto Traversi del M5S, basito anch’esso della situazione grave che denunciavo. Arriviamo ad un incontro pubblico sulla riqualificazione dell’ex cantiere meglio conosciuto come Progetto Preli.
A fine incontro ricevo da un tizio che si è subito dileguato una minaccia di morte.
Roberto Traversi nel frattempo viene eletto e mi riferisce che un ministro gli aveva consegnato una pratica che riguardava il porto di Lavagna ( il nome del ministro?) ed era molto preoccupato da quanto emerso dalle carte degli inquirenti della DDA sul traffico di droga e di rifiuti e su come la procura di Genova non avesse fatto nulla. In questo frangente parlo a Traversi della denuncia che avevo appena depositato alla Procura di Torino che riguardava l’insabbiamento dei fatti documentati e denunciati agli inquirenti del PM Woodcock nel 2012/2013 e trasmessi dalla procura di Napoli per competenza territoriale alla DDA di Genova, e altre denunce pendenti su Chiavari. Gliene consegno copia e lo informo che da ignoti avevo ricevuto una relazione che parlava anche dei traffici illeciti nel porto di Lavagna (traffico di droga, armi e rifiuti ). Traversi, io insieme a Marco Paccagnella presidente della Federcontribuenti e all’avv. Balduin ne parliamo al presidente della commissione antimafia senatore Nicola Morra che dice che di fronte a tutte le prove in nostro possesso chiederà un incontro urgente con De Raho. Sono spariti tutti e mi chiedo come si possa lasciar cadere nell’oblio fatti e prove di così gravi crimini. La Liguria è totalmente sotto il controllo della ‘ndrangheta e questo è stato possibile grazie ai silenzi, alla corruzione, alla connivenza che lega la società politica a quella criminale a danno della società civile”. Due settimane fa a Chiavari un uomo è stato ucciso a colpi di pistola, un ex collaboratore di giustizia. Nel libro scritto da Nadia Gentilini oltre a tutta la ricostruzione anche altri nomi e cognomi a dir poco scandalosi!