Federcontribuenti: ”attenzione alla messa all’asta della settimana in multiproprietà, quasi mai l’asta arriva a coprire i debiti accumulati dai mancati pagamenti delle spese di gestione che invece verranno recuperati pignorando altri beni o buste paghe”. Il valore della multiproprietà si ottiene moltiplicando il più probabile valore di mercato dell’immobile per la quota di appartenenza già stimata in base alla settimana di utilizzo. Esempio: se il valore dell’immobile è di 342 mila euro il valore dell’immobile a settimana sarà pari a 15 mila euro più le spese condominiali a carico dell’acquirente all’anno. ”Le società che gestiscono queste strutture turistiche hanno messo a punto nuovi sistemi aggressivi contro vecchi multiproprietari e sistemi di vendita allusivi per procacciare nuovi clienti”. Più si aspetta di liberarsi di questa “obbligazione” e più costerà la procedura di estinzione della titolarità del diritto stesso incorrendo in rischi giudiziari.
Chi acquista all’asta una settimana di vacanza all’anno, per un costo che varia dal luogo e dal periodo per una cifra che oscilla dai 5 mila ai 20 mila euro di acquisto e dalle 500 alle 1.500 euro di spese di gestione annue che si sommano all’acquisto, ”non ha diritto di subaffittare la propria settimana se non consumata. Un divieto messo nero su bianco sui documenti riguardanti l’asta giudiziaria. In questo modo la società che gestisce l’intera struttura guadagnerà sia dal multiproprietario sia da clienti occasionali”.
”Chi nel corso degli anni ha smesso di pagare le spese di gestione e si vede raggiunto da una azione giudiziaria è bene sappia che quasi mai, la vendita giudiziaria, arriva a coprire il debito maturato e gonfiato da costi legali e dagli interessi incontrollabili rischiando così di vedersi pignorare anche altro. Chi invece sta pensando di acquistare all’asta una settimana in multiproprietà stia attento al contratto di acquisto e alle spese di gestioni annuali quasi mani espresse in maniera trasparente”. Un mini appartamento/stanza da 20/25 mq di spese condominiali costa circa 300€, che vanno moltiplicate per 52 settimane per un valore annuale di 15.600 euro di sole spese condominiali per una sola unità. Ora moltiplichiamo questa quota per tutte le stanze o mini appartamenti dello stesso complesso e ”scopriremo il reale business che si cela dietro queste multiproprietà per un valore calcolato in 9 mld di euro”. Anche perchè la struttura sub affitta quella settimana ad altri quando non goduta dal proprietario.
Se non ce la fai più a godere della tua settimana o non riesci più a pagare le spese di gestione agisci per tempo! ”E’ consigliabile disfarsi di questo diritto legalmente prima di rimetterci fino al triplo del valore.
Costi per la cancellazione della multiproprietà
”Stare alla larga dalla rottamazione della multiproprietà: procedura la quale nasconde il pagamento di elevati costi/commissioni per neutralizzare il diritto di godimento che possono toccare anche i 30 mila euro. Ricorrendo in tribunale non solo costa decisamente meno ma si ottiene la garanzia di essersi liberati di una multiproprietà”.
Restituzione dei soldi del finanziamento.
In molte circostanze, l’acquisto di quota di multiproprietà è finanziato attraverso operazioni di credito al consumo. ”Attraverso il tribunale non solo si ottiene la sentenza di nullità del contratto di multiproprietà ma, anche la nullità indiretta del contratto di finanziamento. In altre parole, anche questo contratto viene dichiarato nullo e quindi è possibile ottenere la restituzione dei soldi versati alla finanziaria.
Perché costa così tanto disfarsi di una multiproprietà?
”Le spese vive per la procedura dello svincolo riguardano l’impiego di più figure sia in Italia sia nel Paese dove si ha il diritto vacanza. In realtà e spesso con l’inganno o quanto meno subdolamente, centinaia di cittadini italiani sono stati convinti a comprare una proprietà che non potevano acquistare, scoprendo in ritardo di aver pagato caramente un non meglio specificato diritto di cui non riescono a liberarsi restando intrappolati da contratti mal posti”.
Continua il reclutamento di nuovi ignari acquirenti invitati in hotel lussuosi.
”Non cadete mai nella trappola del buono vacanza in omaggio, firmando il ritiro del buono state firmando un contratto di pre-acquisto”.
Quando il consumatore capisce l’inganno è tardi: scopre che è fuori dai termini legali per il recesso. Poi, magicamente, qualcuno li contatta, come fanno a sapere chi contattare?
Moltissimi consumatori si interrogano sulle modalità di diffusione dei loro dati personali – indirizzi postali, telefono fisso e mobile, finiti nelle mani di queste società che gestiscono scambi, svincoli o rottamazione in barba alle leggi di tutela della privacy e dei dati sensibili. Evidente ipotizzare che dietro questo apparente mercato privato si nasconda qualcosa di ben più grosso, dalle grosse fauci.
Ci sono ancora circa 180.000 famiglie italiane con un contratto di multiproprietà o timeshare: secondo i dati forniti da Federcontribuenti, il 90% si è dichiarato insoddisfatto, truffato, costretto a pagare senza mai usufruire di un solo giorno di vacanza. Le nuove formule contrattuali parlano di adesioni a Club esclusivi con accesso a quote scontate per servizi all-inclusive: crociere, trasporti, voli, alberghi.
Finti contatti da studi legali spagnoli o società italiane con poca storia e trasparenza alle spalle.
All’idea di comprare qualcosa, fosse pure solo un diritto di godimento a tempo, hanno aggiunto, queste agenzie, l’idea di garantire canali selezionati per l’acquisto di servizi turistici, con le stesse modalità di contratto delle vendite in multiproprietà o a punti. Paghi l’iscrizione, paghi le rette annue e paghi in più le differenze previste per i vari servizi che offrono.
Sempre la Federcontribuenti in questi giorni sta diffondendo un’informativa ai suoi iscritti a riguardo di queste agenzie, faccendieri e finti avvocati che contattato i multiproprietari promettendo di aiutarli ad uscire dalla prigionia della rata a vita.
La prassi che usano è la seguente: contattano la vittima dicendo di avere il compratore già interessato alla loro multiproprietà o simili; il prezzo è sempre appetibile; riferiscono che trasmetteranno la lista dei documenti necessari alla vendita e quando questa arriva, il consumatore scopre di non avere tutta la documentazione necessaria e finisce che la società si offrirà di procurarli alla modica cifra di circa € 1.500,00 e più da dare subito altrimenti non si potrà procedere. ”Rivolgetevi alle autorità perché state per essere ingannati”.
Se avete dubbi la Federcontribuenti offre una consulenza legale gratuita al fine di darvi tutte quelle informazioni utili al fine di risolvere definitivamente la vostra situazione, ”sarete voi poi a decidere come proseguire”.