A pochi giorni dalla vigilia di Natale e dal prendere d’assalto le pescherie la deputata democratica, Gessica Rostellato, lancia l’allarme sulla sorte di tantissimi pescatori tentando di accendere i riflettori sul caso: ”per ora abbiamo ottenuto un anticipo pensionistico, ma restano gravi disagi in termini di mancanza di diritti e tutela per i lavoratori del mare e le loro famiglie. Al senato cala nuovamente il silenzio”. In arrivo centinaia di licenziamenti a causa del bando Mipaaf. Scatta l’interpellanza urgente. Federcontribuenti affianca la battaglia.
Nessun ammortizzatore sociale per i pescatori; malattie professionali non riconosciute; licenziamento in caso di infortunio; nessun decreto sulla loro sicurezza dal 2008; concorrenza sleale da parte dei Paesi europei e ritardo dei pagamenti per fermo pesca. ”La pesca è diventata la sorella povera dell’agricoltura visto che nessuno se ne occupa e preoccupa da quando non ha più il ministero specifico”.
Nel frattempo la Direzione Generale pesca del Ministero sta provvedendo all’emissione dei decreti di concessione del contributo alla demolizione e i pescatori hanno 15 giorni di tempo per adeguarsi. In caso di silenzio l’amministrazione procederà allo scorrimento delle graduatorie, stilate sulla base del sorteggio effettuato il 23 novembre. Ci spiega Gessica Rostellato che ”non è noto il numero dei lavoratori dipendenti che sarà licenziato a causa della dismissione delle imbarcazioni e non risulta che tale numero sia stato stimato dai Ministeri competenti, anche perchè al tavolo di concertazione per l’attuazione di tale provvedimento non partecipa il Ministero del Lavoro nonostante le Organizzazioni Sindacali più rappresentative abbiano manifestato l’esigenza di un confronto con il Ministero per cercare soluzioni al problema, dopo la dismissione, dei lavoratori sbarcati e quindi disoccupati. Il settore pesca è del tutto privo di ammortizzatori sociali o di forme di integrazione al reddito; la misura di disarmo non prevede percorsi di riqualificazione. Riteniamo quindi sia urgente provvedere ad adeguate tutele per tutti i lavoratori sbarcati dopo la dismissione e a definire percorsi di riqualificazione”.
Federcontribuenti appoggia l’impegno della Rostellato e rilancia: ”la pesca e l’agricoltura come i muratori. Tutti lavori che ci hanno reso grandi e nobili ma che oggi vengono dimenticati e abusati. Usuranti e mal pagati, lavori pericolosi ma privi delle adeguate coperture e tutele e rappresentanze come se questi lavoratori non fossero degni d’essere rappresentati”.