Federcontribuenti denuncia lo smantellamento del SSN e il peso crescente delle cure private per i cittadini italiani.
“Il diritto alla salute è sotto attacco. Oggi curarsi in Italia sta diventando un lusso, non più un diritto.” È il grido d’allarme di Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, che denuncia il progressivo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale. Secondo il Rapporto Censis 2024, quasi un terzo degli italiani è costretto a ricorrere a prestazioni private a causa di liste d’attesa insostenibili. A Padova, una paziente oncologica ha dovuto attendere oltre sei mesi per una visita, optando infine per una struttura privata con un costo superiore ai 700 euro. “Questi sono episodi ricorrenti e inaccettabili”, dichiara Paccagnella.
Federcontribuenti evidenzia inoltre: un calo delle retribuzioni del personale sanitario (-6,1% in termini reali tra 2015 e 2022); la fuga di medici e infermieri dal settore pubblico; un rapporto pubblico-privato sempre più sbilanciato che penalizza i cittadini a basso reddito. “Chi governa non può più chiudere gli occhi. La sanità pubblica non è una voce di bilancio da tagliare, è un fondamento costituzionale”, prosegue il presidente.
Federcontribuenti chiede con urgenza un piano straordinario di assunzioni e investimenti nel SSN, più trasparenza nella spesa sanitaria, un riequilibrio del rapporto pubblico-privato per garantire pari accesso alle cure. “Tradire il diritto alla salute significa tradire la Costituzione. Non possiamo restare in silenzio.” conclude Paccagnella.