”Perche’ lo Stato ha permesso a Fiat di delocalizzare la produzione dopo aver ricevuto ingenti fondi statali per tutelare i posti di lavoro? Gli ultimi: la garanzia Sace concessa nel 2020 dal governo Conte a favore di Fca (e non piu’ Fiat) in pieno covid di 6,3 miliardi e gli azionisti subito si sono pagati un bel dividendo, in Olanda, ma qui in Italia tutti zitti compresi i sindacati. Ma che Europa è questa se costi del lavoro, stipendi, condizioni lavorative ecc. sono diverse tra stati all’interno dell’ UE? Quindi è normale che quel che resta di una grande azienda, probabilmente, nemmeno più a controllo di proprietari italiani vada per esempio in Polonia a costruire auto, che di italiano hanno ormai poco se non l’etichetta con un nome ed un prodotto per dichiararlo Made in Italy”.
Lo scrive, in una nota, il Presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella prendendo ad esempio l’ultimo ”gioiellino” di casa Fiat: ” la 600e (elettrica). In pratica è una copia della Peugeot 2008, progettata e costruita in Francia. Per non aggiungere costi, è stata utilizzata la stessa piattaforma (la eCMP) ed è stata modificata la carrozzeria. Ma l’auto viene prodotta in Polonia, nello stabilimento di Tychy, per cui di “Made in Italy” non ha proprio nulla, se non l’etichetta con cui viene pubblicizzata”. Un anno dopo questa ”generosa iniezione di liquidita”’, nel 2021 nasce Stellantis ”senza alcuna previsione di investimenti e occupazione. Ma oggi – sottolinea Paccagnella – Stellantis produce in Francia 1 milione di auto e 15 modelli, in Italia 400 mila con 7 modelli. Inoltre il 90 per cento dei componenti per veicoli elettrici e ibridi vengono prodotti in Francia e all’ Italia rimane il 10 per cento in un unico stabilimento”. ”Noi stiamo pagando la Fiat con soldi dei contribuenti italiani – ricorda Paccagnella – da prima del secondo conflitto mondiale, prima con i soldi dell’ Iri e poi con quelli dei contribuenti italiani che sono gli stessi. Stiamo pagando da 80 anni la Fiat per vederla produrre in Polonia e in Serbia”. Infine Paccagnella ricorda che ad oggi ”negli impianti italiani ci sono stati 7500 esuberi mentre in francia nessuno. Stellantis ha divorato Fiat e i francesi brindano”.