Federsviluppo chiede il potenziamento del Superbonus per ricostruire i territori colpiti da terremoti e contrastare lo spopolamento
“Il Superbonus 110%, nelle sue applicazioni nelle aree colpite da eventi sismici, rappresenta molto più di una misura edilizia: è un argine contro lo spopolamento, un incentivo alla permanenza e alla rinascita dei territori interni più fragili”. È quanto si legge in una nota di FEDERSVILUPPO, l’associazione di Pmi e artigiani nata su iniziativa di Federcontribuenti. “Abbiamo apprezzato il lavoro del commissario Castelli nelle zone terremotate di Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria con la proroga a tutto il 2026 e la piena attuazione del Superbonus perché è indispensabile per ricostruire in sicurezza, con criteri antisismici e ambientali; rilanciare l’economia locale, creando lavoro stabile per imprese e professionisti; evitare l’abbandono di interi borghi già duramente colpiti”, fa presente FEDERSVILUPPO, che rileva come “limitare questa misura nelle aree del cratere sismico significa compromettere la ripartenza di comunità già provate, aggravando il divario tra centro e periferia del Paese.
Chiediamo con forza che il Superbonus sia potenziato e semplificato nelle zone terremotate, come strumento concreto di giustizia sociale e coesione territoriale”.
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