”Serve una risposta forte a una crisi economica che colpisce famiglie e imprese ed e’ per questo che abbiamo deciso di intraprendere una class action sui crediti incagliati legati al Superbonus 110” . E’ quanto si legge in una nota di Federcontribuenti che ha deciso di avviare un’azione come la Class Action ponendosi al fianco di cittadini ed imprese per ottenere giustizia. ”A seguito di modifiche normative e difficoltà operative – scrive Federcontribuenti – tante piccole e medie imprese e famiglie si trovano ora in gravi difficoltà economiche.
Introdotto per incentivare la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica degli edifici, il Superbonus ha inizialmente suscitato grande entusiasmo. Tuttavia, la realtà attuale – ricorda Federcontribuenti – vede migliaia di esodati, contribuenti e imprese che, a causa di crediti fiscali bloccati, si trovano in situazioni finanziarie critiche. I crediti incagliati sono una conseguenza delle difficoltà incontrate dai cessionari, tra cui imprese edili e istituti finanziari, nel gestire la capienza fiscale necessaria o nel trovare ulteriori acquirenti per i crediti stessi. La chiusura improvvisa della piattaforma di cessione del credito gestita da Poste Italiane – stigmatizza l’associazione dei consumatori e contribuenti italiani – ha ulteriormente aggravato la situazione”.
Le imprese edili, rileva Federcontribuenti, motore dell’economia italiana, stanno subendo pesanti ripercussioni. La mancanza di liquidità e l’impossibilità di monetizzare i crediti fiscali ”stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di molte aziende.”
Federcontribuenti rileva che chi ha iniziato i lavori uno o due anni fa con il 110% – ora scaduto al 70 % – dovra’ pagare di tasca propria il rimanente 30% pena i libri contabili in tribunale nella speranza che il curatore non ingiunga d’ufficio il committente per la percentuale non pagata. ”È essenziale che nessun contribuente – sottolinea l’associazione – subisca ulteriori penalizzazioni a causa di questioni burocratiche o amministrative non dipendenti dalla propria volontà. Questo perché la situazione dei crediti incagliati richiede attenzione immediata e soluzioni concrete. Federcontribuenti, al fianco dei cittadini e delle imprese danneggiate, sostiene che – conclude la nota – Una Class Action sia lo strumento giusto per ottenere giustizia e risarcimenti per i danni subiti a causa delle recenti modifiche normative legate al Superbonus 110% impegnandosi a difendere i diritti dei cittadini e delle imprese”.
Naturalmente la Class Action allo Stata sarà respinta, quindi ci rivolgeremo a Bruxelles. Il supporto alla class Action è un servizio riservato agli associati a Federcontribuenti. Per maggiori informazioni contattare info@federcontribuenti.it
Per le imprese interessate a smobilizzare i crediti entro il 9 agosto l’Associazione ha la possibilità di presentare alcuni cessionari. Prenotati ora!