In Italia muoversi è diventato un lusso. Ecco perché Trasporti alle stelle: pendolari, studenti e famiglie sotto pressione. Prezzi fuori controllo, mobilità negata: Federcontribuenti lancia l’allarme.
In un Paese dove l’inflazione rallenta ma i prezzi non scendono, viaggiare con l’auto, il treno o l’aereo è ormai un lusso per molti italiani”, denuncia Federcontribuenti che elenca la “stangata” per i cittadini: Carburanti in autostrada oltre i 2,20 €/litro; Pedaggi tra i più cari d’Europa (+32% in 10 anni); Biglietti ferroviari e aerei con aumenti medi del 20-30% dal 2022 inoltre, rileva l’associazione dei contribuenti italiani “nessuna politica pubblica concreta per incentivare mobilità sostenibile accessibile”. “A pagare sono pendolari, studenti, famiglie e PMI – rileva Federcontribuenti – che si spostano per lavoro. Lo Stato incassa accise e concessioni, ma non reinveste in trasporti efficienti e a basso costo”. Federcontribuenti chiede: calmieramento dei costi su carburanti e autostrade; concorrenza reale nel trasporto ferroviario e aereo; detrazioni fiscali per spese di mobilità legate al lavoro e studio. “La mobilità – conclude la nota – non può essere un privilegio: è un diritto di cittadinanza”
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