Trasporti: Federcontribuenti, sciacallaggio tariffe compagnie aeree da nord Italia in Sicilia

Catania, 22 dicembre – “Un altro anno è passato, tanti proclami ma nulla di fatto e quindi i poveri studenti, professionisti o gente semplicemente comune che desidererebbe trascorrere le feste con i propri familiari, che hanno l’unico difetto di risiedere al sud, devono sottostare alle angherie delle compagnie dei trasporti; appare quanto mai ingiustificabile come una tratta aerea o ferroviaria da Catania a Milano costi solamente poche decine di euro e la stessa tratta in senso inverso costi uno stipendio”. Così Ruggero Pastorella Segretario Sicilia Orientale di Federcontribuenti sul caro voli dal nord Italia in Sicilia nel periodo natalizio.

“Non ci vuole un Arca di scienza – scrive Pastorella – per capire che tutto ciò è frutto dello sciacallaggio ordito dalle compagnie di trasporti nei confronti dei cittadini che desiderano trascorrere questo periodo dell’anno in compagnia dei propri cari. A nulla sono valsi gli sforzi della regione Sicilia che, ricordiamolo bene è a statuto speciale, ma non ce ne siamo mai accorti, sia del Ministero dei Trasporti che francamente ritengo sia impalpabile visto i costi che si devono affrontare per potersi riunire ai loro familiari”.

   “Adesso non ci resta che aspettare l’ennesima bugia – rimarca il segretario siciliano dell’associazione dei contribuenti – che ci verrà propinata dalle compagnie dei trasporti che  magari ci diranno che il carburante dal nord alla Sicilia costa di più rispetto a quello che serve dalla Sicilia al nord o magari ci diranno che anche quest’anno c’è stato un rincaro vertiginoso del prezzo del petrolio che però è addirittura ai minimi storici arrivando ad essere quotato addirittura sotto i 57 € al barile, una quotazione  non si vedeva veramente da tanto e tanto tempo ma tutto questo non ferma lo sciacallaggio dei trasporti Purtroppo ci saranno, anche quest’anno, quei poveri disgraziati costretti a vedere i loro cari solo in videochiamata perché – conclude Pastorella – per loro in pranzo di Natale in famiglia resterà un’utopia”.