Roma, 6 ottobre – In questi giorni, diversi canali pubblici e privati hanno trasmesso brevi filmati dedicati alla recente ricerca DOXA sulla propensione al dono, promossa dall’Istituto della Donazione (IDD). A margine di tale campagna informativa, Federcontribuenti ritiene opportuno offrire alcune precisazioni e dati di contesto utili a una corretta e più ampia comprensione del fenomeno. Nell’intervista rilasciata alla stampa, il Presidente dell’IDD, Nissoli, ha espresso soddisfazione per la costante presenza del volontariato, in particolare nei settori sanitari e dei servizi, definendo l’attuale un “periodo difficile”. Tuttavia, non è stato evidenziato un dato ormai evidente: le donazioni in Italia sono in calo costante, salvo rare eccezioni. Un trend negativo legato anche alla crescente sfiducia dei cittadini, acuita dai numerosi episodi di frode e mala gestio culminati nel caso Ferragni–Balocco a fine 2023. Secondo il Direttore Generale di Federcontribuenti, Stefano Vergani “è preoccupante constatare come la maggior parte di queste irregolarità coinvolga soggetti regolarmente iscritti al RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, la cui istituzione – avviata ai tempi del governo Renzi con i ministri Poletti e Bobba – avrebbe dovuto garantire trasparenza e tutela. Eppure, anche realtà di storica riconoscibilità come Caritas Bergamo, Unitalsi e Uniti per Cremona sono finite negli ultimi anni al centro di inchieste o polemiche sulla gestione dei fondi, soprattutto nel periodo post-Covid”.
Oggi – evidenzia Vergani – “assistiamo a un’inflazione di campagne mediatiche emozionali, con video accattivanti e testimonial noti, spesso finalizzati più alla raccolta di beni e denaro che alla reale trasparenza verso i donatori. Un fenomeno amplificato dalle piattaforme televisive e digitali, dove l’elemento emotivo ha preso il posto della rendicontazione etica. La situazione si riflette anche nel mondo imprenditoriale”. Federcontribuenti sottolinea come il problema della reputazione globale del Terzo Settore sia ormai divenuto un tema strutturale e annuncia di essere la prima organizzazione a lanciare una class action a tutela di imprese e privati che intendano difendere i propri interessi nel caso in cui il soggetto beneficiario di una donazione venga indagato o condannato per abusi o cattiva gestione dei fondi. Serve trasparenza subito! Siamo la prima organizzazione a lanciare una class action per tutelare imprese e privati che donano.
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