Un contenzioso con il fisco nato per uno stupido errore, l’accanimento dell’Agenzia delle Entrate e poi Equitalia e la procura di Sulmona chiamata a far luce sul comportamento della stessa Agenzia delle Entrate e infine, in attesa della Cassazione,un esposto nei confronti di Befera. Mercoledì prossimo, alle ore 15, presso Piazza SS Annunziata 5 a Sulmona, Raffaele Presutti sarà in conferenza stampa a spiegare il perchè dell’esposto e a raccontare la sua incredibile vicenda.
Nel 2005 Raffaele Presutti acquista una prima casa per 133.000 euro come dimostrano i tre assegni non trasferibili emessi all’atto di acquisto a favore del venditore Nell’atto viene indicato,per negligenza del notaio il valore catastale dell’immobile per 60 mila euro. Dopo pochi mesi rivende l’immobile per 170.000 e come regola avrebbe dovuto pagare il 10% di imposta a titolo
definitivo sulla differenza tra il prezzo di vendita, 170.000 e il prezzo di acquisto, 133.000 più spese notarili: circa 3.700 euro.
Dietro parere di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Sulmona non paga questa plusvalenza. Nel 2007 gli arriva una notifica di accertamento dall’Agenzia delle Entrate di Sulmona, nell’occasione, Presutti, presenta la lettera della banca attestante il pagamento a favore del venditore e la fotocopia degli assegni a spiegare che è stato un errore del notaio. Presutti inoltre spiega che si è fidato del consiglio di un loro funzionario e che comunque basterebbe un accertamento bancario su di lui ed il venditore per dirimere la controversia.
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