Da Asti alla Campania fino a Catania Federcontribuenti istituisce una task force per limitare i danni da covid19 sull’economia reale: ”dalle segnalazioni dei nostri responsabili regionali, impegnati a raccogliere le preoccupazioni sul territorio, emergono dati tali da farci temere un collasso sistemico, anche perché le attività commerciali rimaste chiuse non apriranno il 25 marzo.
Anche sul fronte delle cartelle esattoriali emergono criticità tali da chiedere l’immediato impegno da parte del governo. Dall’indagine dei nostri delegati regionali emerge come il 25% degli esercizi rimasti chiusi non ce la farà a riaprire le saracinesche. A pesare saranno i debiti nei confronti dei propri fornitori, i debiti fiscali accumulati negli anni e i prestiti in corso. Gli anticipi fiscali spaventano l’80% degli esercizi commerciali colpendo intere filiere produttive”. Federcontribuenti non intende accettare nessun passo falso né dalla UE e né dal governo italiano: ”non permetteremo di tornare al periodo più buio, dal punto di vista economico, di Italia”.
Facciamo finta che il covid19 ci stia bombardando e che dobbiamo finanziare la produzione di armi, ”ecco, usiamo questi soldi per sospendere almeno per tutto il 2020 le scadenze fiscali e il pagamento delle vecchie cartelle esattoriali e dare un reddito non inferiore a mille euro al mese a tutti gli esercenti e alle PMI che sono rimaste totalmente improduttive, inclusi i loro dipendenti. I crediti di imposta riconosciuti nel 60% degli affitti e dei mutui non rappresentano quella liquidità necessaria alla sopravvivenza dei nuclei familiari rimasti senza reddito e pensare di sospendere i mutui sulle case per 18 mesi con interessi compensativi nell’ordine del 50% è una presa in giro”.
Le cartelle esattoriali dopo il decreto.
I pagamenti sospesi dovranno essere versati entro il 30 giugno 2020. Fino al 31 maggio 2020 sono sospese le attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione. Il decreto dispone anche il differimento al 31 maggio 2020 della rata del 28 febbraio relativa alla cosiddetta rottamazione-ter e della rata in scadenza il 31 marzo del cosiddetto saldo e stralcio.
Ma davvero è così?
Dai delegati Federcontribuenti del Piemonte, Vincenzo Tagliareni, e della Campania, avv Fortunato Forcellino, partono gli allarmi: Tagliareni 17 marzo 2020: ” ad un nostro tesserato gli è stata notificata una cartella esattoriale, nonostante siano stati presentati alcuni ricorsi e considerato il decreto ministeriale che prevede la sospensione dei processi questo piccolo ex imprenditore che ha perso il lavoro e ha 3 bambini piccoli rischia di perdere quel poco di sostentamento che gli avrebbe permesso di sopravvivere”.
L’avvocato Forcellino dalla Campania: ”stanno continuando a notificare preavvisi, fermi e pignoramenti sui conti correnti dei contribuenti. Questa misura blocca il conto corrente con tutte le conseguenze e non potendo fare opposizione al pignoramento, il conto resta bloccato, decretando la morte civile del contribuente”. I legali della Federcontribuenti specificano: ”la sospensione dei termini processuali rischia di vanificare le opposizioni perchè, laddove un giudice dovesse arrivare a decidere in favore del contribuente dopo le varie sospensive, ci si potrebbe trovare nell’assurda ipotesi che il terzo abbia pagato. Il sistema delle notifiche deve essere bloccato a pari tempo con le sospensioni processuali”.
Avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate; i finanziamenti accesi dalle piccole imprese familiari; le scadenze fiscali non sospese per l’intero 2020, saranno le principali cause di sovraindebitamento per gli imprenditori italiani.
La BCE dia soldi a fondo perduto per sostenere l’impatto economico dovuta a questa emergenza sanitaria, ”l’hanno definita giustamente una guerra, fingano di finanziare la produzione di armi”.
Tutte le Partite Iva a rischio chiusura si rivolgano all’associazione: ”non intendiamo lasciare che una sola saracinesca fallisca a causa del covid19”.
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