Equitalia, ”inaccettabile passo indietro di Renzi. Chiediamo al parlamento un blocco dei lavori”. Nel pacchetto il contribuente sarà costretto a pagare in un’unica soluzione oppure in un massimo di quattro rate entro il 15 marzo 2018. Federcontribuenti: ”un contribuente su 10 non entrerà nella manovra a causa di una rata da pagare troppo alta. Il 70% riguarda debiti superiori a 5 mila euro, quindi rate di oltre mille euro”. Uno sconto del 30% sull’estratto di ruolo e non sulla cartella.
Un pacchetto fiscale all inclusive quello firmato dal Presidente Mattarella che contiene ”chiare violazioni costituzionali e di Legge” perchè spinge e costringe il contribuente, per usufruire di un taglio agli interessi, al pagamento anche di tributi scaduti, prescritti, annullati da sentenze passate in giudicato e per finire in una soluzione di 4 rate che sorpassano di gran lunga la capacità contributiva perchè si andranno a sommare alle altre imposte dirette e indirette in corso”. Inoltre si dovrà accettare la rottamazione su tutti gli importi presenti sull’estratto di ruolo, quindi anche il pagamento di somme non più dovute e sul cui totale ci sarà uno sgravio e non cartella per cartella come doveva essere.
Facciamo un esempio praticato.
Una cartella esattoriale notificata nel 2014 per 72 mila euro relativi a debiti iscritti a ruolo nel 2010 sarà di 88 mila euro invece di 143, ”uno sconto quindi e non la cancellazione totale di aggio e interessi legali”.
Perchè è importante rispettare i termini previsti dalla Legge sulla prescrizione?
”La prescrizione è in linea con i principi costituzionali, con le norme contenute nel codice civile e con gli indirizzi espressi dalla Cassazione. La prescrizione di un debito non riscosso tutela un contribuente togliendolo dalle fauci di un fisco aggressivo garantendogli, in questo modo, la possibilità di ricostruirsi una dignità lavorativa ed economica”. Al fine di evitare che una persona sia sottoposta a processo penale per un tempo indeterminabile il legislatore ha previsto che la pretesa punitiva debba essere esercitata entro specifici e definiti tempi, invece, ”secondo alcuni intellettuali, un contribuente in difficoltà meriterebbe a vita la gogna”.
”Non possiamo concedere ulteriore tempo al governo Renzi – spiega Marco Paccagnella -, con questa manovra non riusciranno a racimolare i 2 miliardi di euro – già in bilancio –. Occorreva lungimiranza e invece hanno deciso con il sacrificare la gallina oggi invece di salvare l’allevamento. Ribadiamo un concetto estremamente elementare, ogni disoccupato è un contribuente mancato e ogni contribuente non aiutato sarà un ulteriore peso economico sull’intera collettività”. Federcontribuenti pertanto invita i suoi referenti al Parlamento ad un blocco totale dei lavori.