Sabato 10/12/2022, per qualcuno è stato semplicemente un giorno del “ponte lungo” post Immacolata, per godersi i negozi addobbati e un po’ di meritato riposo. Se fai parte di un’associazione, il riposo può essere una chimera, ci sono sempre ingiustizie per cui battersi, e piccoli ma coraggiosi cittadini da rappresentare contro un qualche colosso economico, politico e sociale.
A Genova, siamo stati lieti di ospitare e patrocinare l’incontro “I diamanti che non brillano”, centrato sulle vicende di Bankitalia, e nel dettaglio, sulla figura di Carlo Bertini, ex ispettore che denunciò il malaffare dei diamanti, e che, a sua volta, fu dapprima sospeso e poi licenziato. L’ex funzionario, che, come da lui affermato, di scandali ne aveva già visto più di uno, quando si è reso conto della truffa di oltre 2 miliardi di euro, operata ai danni di oltre 100.000 ignari risparmiatori, a voltarsi dall’altro lato proprio non è riuscito. La situazione è stata raccolta e descritta da Report, realtà RAI che da anni lotta contro l’ignavia e il silenzio connivente. A quel punto, il sig. Bertini è stato prima sospeso e poi licenziato. Nient’altro da fare per questo asino che ha deciso di non farsi lavare la testa con acqua e sapone.
FEDERCONTRIBUENTI da anni denuncia il malaffare delle banche e di chi dovrebbe vigilare su di esse, come fatto nel 2021 dal Signor Bertini, che ha seguito in prima persona la vicenda dei diamanti venduti da alcuni istituti di credito, nel ruolo di intermediari, presso gli sportelli bancari.
Da quando, nel lontano 1992, Banca D’Italia è stata privatizzata, 300.000 quote azionarie sono in mano ad enti bancari di varia grandezza: 50.556 sono di proprietà di Intesa SanPaolo, il doppio di quelle possedute da Unicredit, e così via per un totale di 172 imprese finanziarie.
Questo ente privato sembra che voglia tenere tutto in casa, e come diceva Giovenale, “chi sorveglierà i sorveglianti?” .
Pur volendoci capire poco e nulla, appare lampante che se un’ente privato cede le sue quote azionarie ad altri enti, su cui dovrebbe vigilare, la frittata è presto fatta. Un conflitto d’interessi immenso, su cui una piccola luce ha iniziato ad accendersi nel 2013, con i primi piccoli scandali denunciati da più fonti, e da noi in primis.
Il Presidente FEDERCONTRIBUENTI, Marco Paccagnella, seduto accanto a Carlo Bertini e Alfonso Scarano, giornalista di Report, ha le idee chiare: “-Dopo gli scandali delle banche venete, Banca Etruria, Carige-” e ancora “-la vendita di azioni non quotate o le mancate ispezioni agli istituti di credito, giustificate con scuse incredibili” e arrivando all’argomento del congresso “-lo scandalo dei diamanti, venduti da MPS a cifre straordinarie rispetto al listino, e con commissioni elevatissime, la Banca D’Italia come ente di garanzia e controllo va riformata dalle radici, non possiamo più aspettare. Nè noi come ente super partes, né gli ignari risparmiatori, che oggi più che mai hanno bisogno di poter contare sui risparmi per far fronte a tempi così neri, abbiamo più intenzione di girarci dall’altro lato. Saremo sempre in prima linea a denunciare, denunciare e denunciare.-”