Il 2019 ha visto crescere le insolvenze delle imprese per il terzo anno consecutivo (+6% rispetto all’anno precedente). Federcontribuenti: ” il rallentamento dello slancio economico, unito all’inasprimento delle condizioni di finanziamento, provocheranno nel 2020 un’ impennata delle insolvenze lasciando ampia manovra alle organizzazioni criminali con liquidità da riciclare”. Attenzione alle fideiussioni false.
”Prevediamo che la crescita economica diventi gradualmente insufficiente ad un numero crescente di imprese per coprire i costi di produzione, i costi di finanziamento e i debiti fiscali e bancari. Il calo della domanda sta aumentando la vulnerabilità di imprese con costi fissi elevati e con un notevole fabbisogno di capitale d’esercizio. Allo stesso tempo, la fine dei finanziamenti agevolati peggiora la vulnerabilità dei settori che fanno più ricorso all’indebitamento”.
Un report della Federcontribuenti sulla salute delle PMI
Chi è titolare di una impresa come di un esercizio commerciale conosce bene lo stretto rapporto con le banche, ”la mancanza di liquidità per pagare le scadenze fiscali, come gli stipendi, come anticipare i costi di produzione affliggono 2 imprese su 3”.
Quando la banca nega un prestito o chiede un rientro immediato o ti nega la fideiussione per un appalto non resta che cercare altrove soluzioni per non fallire.
”Le banche chiedono all’imprenditore di fornire garanzia per il finanziamento richiesto, il più delle volte mediante fideiussione personale o dei propri congiunti. Il fideiussore può essere una persona fisica, un amico o un familiare, ma anche un’altra banca, una società assicurativa o una società finanziaria specializzata nel ramo. Le fideiussioni bancarie sono le più difficili da ottenere in termini di tempo e di costi ed è facile finire nel ramo, in crescita, delle finte fideiussioni”.
Quando un imprenditore in crisi di liquidità si vede chiudere le porte dalle banche perché non ha sufficienti garanzie, rischia di finire nelle mani dei falsi venditori di garanzie.
L’imprenditore è chiamato a coprire fino al 100% l’importo concesso con una fideiussione.
A fine 2019 abbiamo un ammontare di 1,6 miliardi di euro di false fideiussioni, ”una cifra che riguarda solo le truffe scoperte, in realtà la cifra è molto più alta”.
Il meccanismo sfruttato dai criminali è semplice, ”la polizza fideiussoria è il contratto con cui un’assicurazione o una banca si assume l’obbligo di pagare una somma a un beneficiario per garantirlo in caso di inadempienza del debitore; banca o assicurazione ricevono per questo un premio o una commissione. In questi anni la gdf ha verificato almeno due tipi di abuso: polizze emesse da soggetti non autorizzati e quelle in capo a personaggi specializzati nei prodotti finanziari falsi”.
Non esiste un report sulle sofferenze derivate dalle fideiussioni imposte agli imprenditori, ancor meno strumenti utili ad aiutare gli stessi ad evitargli di cadere in trappola.
Per questo la Federcontribuenti si è data da fare cercando e trovando una risposta che sia di aiuto a tutti gli imprenditori o privati in cerca di una risposta certa e sicura in tema fideiussioni.
”Oggi presenteremo in diretta su tv7 la EVC – intermediazioni assicurative – da noi certificata e che si occupa di delibere rapide in 48 ore; elasticità nella valutazione delle richieste (scarse garanzie reddito basso); fideiussioni accettate dallo Stato e dagli enti locali; con varie finalità di utilizzo tra cui agenzia delle entrate, dogane, garanzia di piani di rientro per debiti con privati o per garantire piani di rientro con lo Stato, rimborsi Iva o accise e nessuna spesa anticipata”.
Un argomento quello delle fideiussioni che sembra destinato a restare nell’ombra anche laddove risulti uno strumento obbligato per le imprese in tema di appalti. ”Occorrerebbe monitorare da vicino questo argomento, specie laddove il tessuto imprenditoriale e commerciale risulta per lo più in gestione alle mafie”.