Sarà il 10 agosto l’ultimo giorno di lavoro a Montecittorio. Rinviate così a settembre le misure sui contributi ai partiti. A Palazzo Madama tempi più lunghi per la norma contro il voto di scambio politico mafioso. Slittano ddl finanziamento e omofobia..intanto. Chiamati a dare spiegazione all’Agenzia delle Entrate su spese che non trovano spazio nel reddito e che ci indicano come potenziali evasori si risponde, così come emerge da un campione di contribuenti chiamati a dare spiegazioni, o che gli extra sono il frutto di marchette, oppure, che gli extra sono stati dati in nero e quindi non dichiarabili. In questo secondo caso, se disposti a denunciare il pagatore in nero, possiamo ricevere un aiuto dal fisco, una strizzata di occhi. Si chiama cannabalismo fiscale, mors tua, vita mea. Come denunciato da sempre, l’evasione fiscale esercitata da contribuenti al di sotto dei 30 mila euro annui di reddito, è la diretta conseguenza di una politica monopolistica. Davanti ad un fisco che ha da tempo rotto ogni equilibro con lo Stato sociale, l’evasione, è sopravvivenza. Si dice che la corruzione sia pari a 60 miliardi di euro l’anno, sbagliato, la corruzionevale almeno 300 miliardi di euro l’anno. La corruzione per prima cosa è un termine con il quale si sommano almeno 3 gravissimi reati, i famosi 60 miliardi fanno riferimento ai soli casi scoperti. La corruzione va vista nell’ottica dell’associazione criminale ed la zona più oscura e malefica dell’evasione fiscale ed è esercitata non dai contribuenti chiamati alla verifica, ma dai politici, banchieri, amministratori delegati dalla potenza mondiale. I mancati interventi politici sulla lotta alla corruzione, lacune che sembrano trovare spazio in ogni governo di ogni ideologia, innescano l’evasione fiscale che però ricade, come colpa vergognosa, su chi in un modo o nell’altro resta schiacciato dal trita carne fiscale. Prendiamo ad esempio la questione dei tanti funzionari pubblici o privati, più o meno importanti, che vanno ad escort. Milioni di euro in nero perchè le escort non devono rilasciare scontrino.Ma questi miliardi di euro di corruzione, andranno pur messi in qualche banca: un piccolo imprenditore deve depositare soldi dietro fatture. I veri evasori fiscali, i maestri della corruzione, depositano senza l’obbligo della tracciabilità. Altro dato dannato. Non esiste traccia dell’uso o del deposito dei miliardi di euro sequestrati a destra o a manca. Nessuno sa dove e da chi e come vengano raccolti, gestiti e usati. Tu Stato politico che rubi, eludi, sprechi e dici ai contribuenti di non farlo e li condanni senza scrupolo.
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