Federcontribuenti: ” il governo metta a disposizione l’ammontare del gettito delle imposte sull’energia, per un valore di 47,3 miliardi di euro, dei commercianti a coprire i costi delle loro bollette di luce, acqua e gas”. Le piccole realtà produttive, dai ristoratori ai negozietti, spendono all’anno mediamente 20 mila euro solo di bollette, ”arriviamo a 40 mila euro l’anno aggiungendo le imposte regionali e comunali”. Chiusi o aperti la bolletta non cambia, i costi fissi pesano per il 70% sulla bolletta finale, rappresentano il 40% dei ricavi. Altra anomalia: ”le bollette dell‘acqua stanno raggiungendo incredibilmente i costi dell’energia elettrica, sia per uso industriale sia per uso domestico”.
Mentre un negoziante deve mettere in conto circa 20 mila euro l’anno per le sole bollette di luce, gas, acqua e telefonia, una famiglia per uso domestico ne versa 3 mila di euro annui: ”la bolletta dell’acqua è passata da 40 euro a 200 euro nel giro di 24 mesi dove una famiglia di 5 membri si vede di sola quota fissa 120 euro”.
Negli ultimi anni la spesa correlata ai consumi di una famiglia tipo si è aggirata intorno ai
3.000 € l’anno – pari al 10% del reddito familiare medio ISTAT.
Una vera e propria stangata dal 1 ottobre 2020.
Secondo Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, alla quale è demandato il compito di stabilire, ogni tre mesi, l’andamento delle bollette al netto delle tasse e dei cosiddetti oneri di sistema, i rincari saranno consistenti e in misura del 15,6% per la luce e dell‘11,4 % per il gas.
Lo scorso 12 ottobre Rampelli Fabio del gruppo Fratelli d’Italia chiedeva al governo: ”di adottare ogni iniziativa di competenza, a fronte del contesto rappresentato in premessa e dell’esigenza del blocco delle tariffe, ai fini della più ampia tutela dei consumatori fino al perdurare della fase emergenziale causata dalla pandemia da Covid-19; di adottare iniziative normative per modificare la tassazione sulle bollette energetiche che grava pesantemente sulle famiglie italiane. (1-00387)”.
Federcontibuenti chiede venga utilizzato il monte dei 47,3 miliardi derivato dal gettito delle imposte per pagare le bollette dei commercianti in gravissima difficoltà e di avviare un severo monitoraggio sull’aumento vertiginoso dei costi di consumo e di sistema legato a tutte le forniture industriali e domestiche. ”Soprattutto sulle bollette dell’acqua dove il consumatore non può scegliere un diverso fornitore”.
La sensazione che si ha è quella di subire un vero e proprio lucro: ”tutte le famiglie sono vincolate per obbligo ai fornitori di acqua, luce e gas perchè nessuno ne può fare a meno e questo continuo aumento, questi conguagli sempre poco chiari, queste voci nuove o rimodulate mettono in crisi i redditi delle famiglie italiane e delle PMI”.