Impianti fotovoltaico, ”clienti abbagliati da uno sgravio sui prezzi tra cessioni del credito, ecobonus e impianti a costo zero. Sui social campagne di sponsorizzazione a tappeto. Attenzione ai contratti poco chiari”. Troppe le truffe a danno di consumatori in tema di fotovoltaico domestico. Ad attrarre in inganno slogan falsi come questi: – Il fotovoltaico permette l’indipendenza energetica a soli 98 euro al mese, nessun costo di manutenzione e una garanzia fino a 25 anni –
Come liberarsi di un impianto non soddisfacente e ottenere le rate del finanziamento indietro.
Cosa rischia chi acquista un impianto fotovoltaico da una di queste società che orbitano sui social:
”Contratti presentati a costo zero dietro la favola dell’azzeramento della bolletta sulla luce poi la truffa si rileva allo scadere del primo mese: per l’esosità degli interessi applicati dalla società di finanziamento legati al costo reale dell’impianto fino alla mancata assistenza sulla possibilità di accedere al sito del GSE. Tutti coloro che ci hanno chiesto aiuto si trovano con 10 anni di rate per un costo fino a 25 mila euro e un impianto che produce male. Lo smaltimento è a carico del consumatore e i costi sono pesantissimi”.
Cessione del credito; cessione dell’area installazione in comodato d’uso; ecobonus e finanziamenti: ”un impianto fotovoltaico non è una enciclopedia che si può vendere porta a porta. Questi venditori ambulanti con sede nei Paesi dell’Est stanno distruggendo le aziende serie per i costi non competitivi per un impianto di qualità”.
Cessione del credito.
Si tratta di un contratto con il quale il Cedente (il Cliente finanziato) cede a favore del Cessionario (la Banca), ai sensi dell’art. 1198 cod.civ., tutti i crediti presenti e futuri dal medesimo vantati verso il GSE derivanti dalla Convenzione, fino a scadenza di quest’ultima. Oggetto della cessione e quindi il credito a favore della banca o società finanziaria.
Il prestito ordinario fotovoltaico è un finanziamento a medio/lungo termine con il quale una somma viene erogata dalla banca al consumatore che si impegna a restituirla mediante pagamento di rate comprensive di capitale ed interessi, secondo un tasso fisso.
Cosa deve sapere il consumatore in tema impianti e da cosa deve scappare.
”Evitate le offerte standardizzate e sponsorizzate sui social che non includono al loro interno un sopralluogo tecnico preliminare con un installatore esperto o che non contengano recapiti telefonici.
Ogni impianto fotovoltaico deve essere pianificato e realizzato su misura del cliente, tenendo conto dei consumi energetici e delle singole esigenze oltre alle caratteristiche proprie dell’abitazione.
L’elettricità prodotta dall’impianto ceduta poi alla rete viene pagata molto poco, di conseguenza, è vantaggioso utilizzarla direttamente. L’obiettivo finale deve essere l’autoconsumo.
Diffidare sempre e comunque da chi promettere di abbattere i costi sulla bolletta della luce.
Infatti l’indipendenza energetica è soltanto parziale poiché non è consentito staccarsi dalla rete: un buon impianto può produrre un risparmio non superiore al 40% o fino all’80% con un sistema di accumulo. Il contratto deve prevedere per obbligo da parte della ditta venditrice: sopralluogo; installazione; manutenzione semestrale; collaudo; monitoraggio e assistenza.
E’ fondamentale leggere con attenzione il contratto di vendita per verificare che tutte queste voci siano incluse. Inoltre, è necessario pretendere il rilascio del fascicolo dell’opera, contenente tutti i documenti del caso”.
A seconda del tipo di contratti è possibile tentare di riavere indietro le rate del finanziamento.