MULTIPROPRIETA’ Il Pm Rossi sollecita la condanna di amministratori e promotori di Holiday Srl
I clienti raggirati, assistiti da Federcontribuenti Veneto, sono in attesa del risarcimento
Luca Ingegneri
Sei condanne e cinque assoluzioni sono state chieste dalla pubblica accusa al processo per le truffe sulle multiproprietà. Il pubblico ministero Luisa Rossi ha sollecitato il tribunale a decretare pene esemplari per amministratori e promotori della Media Weeks Srl, poi trasformata in Holiday Srl, la società con sede nella cintura urbana tra il 2005 e il 2007 organizzava meeting in eleganti alberghi di tutto il Veneto per far sottoscrivere agli ignari partecipanti contratti di multiproprietà per vacanze. Cinque anni di carcere per Roberto Polello, 51enne amministratore unico della società, quattro anni per Gianluca Mazzucato, detentore della maggioranza delle quote della Srl, due anni e mezzo ciascuno per Alberto Franco e Gianluca Chiaretto, due anni a testa per Lisa Michelon e Alessandra Ongaro, organizzatori delle serate e sottoscrittori dei contratti truffa.
I potenziali acquirenti venivano contattati telefonicamente. L’organizzazione prometteva una vacanza da ritirare nel corso di un meeting in un albergo, solitamente al venerdì sera. Alla serata erano invitati tutti i ‹‹fortunati vincitori››. Al momento del ritiro del pacchetto viaggio, le vittime venivano indotte a sottoscrivere l’acquisto di appartamenti in località balneari alla moda sia in Italia che all’estero. Proposte irrevocabili che, a distanza di sole ventiquattr’ore, si traducavano nella firma del contratto, senza alcuna possibilità di ripensamento. Della vacanza di una settimana e dell’appartamento ovviamente nemmeno l’ombra. Secondo l’organizzazione la proposta d’acquisto si sarebbe potuta rescindere in qualsiasi momento, senza spese e con il recupero dell’intero capitale. Ma così non è stato: di fronte al rifiuto delle vittime di dare corso alle pratiche comparivano penali da onorare. Esercitare il diritto di recesso dal contratto, pur nei tempi di legge, era quindi un’impresa praticamente impossibile. Sarebbero svariate decine i clienti raggirati. Qualcuno ha ottenuto un parziale risarcimento del danno e ha rimesso la querela. A tutelare un gruppetto di vittime della truffa è la Federcontribuenti Veneto, costituita parte civile con l’avvocato Desirée Gaspari.
L’accusa non ha invece raccolto prove certe a carico degli altri cinque imputati, che svolgevano le funzioni di promoter per conto dell’organizzazione Simona Di Base, Matteo Dessi, Renzo Moro e Lucrezia Rosa Ferrari.
Non sarebbe stato possibile accertare nel corso del contradditorio la loro volontà di fornire indicazioni fuorvianti ai clienti sull’acquisto della multiproprietà. Per questa ragione il Pm ne ha chiesto la soluzione per non aver commesso il fatto.
Il processo celebrerà l’ultimo atto il prossimo 18 Dicembre con le arringhe dei difensori. Poi il tribunale, presieduto da Carlo Marassi, si ritirerà in camera di consiglio per scrivere la sentenza.
IL GAZZETTINO
Giovedì 12 dicembre 2013