Federcontribuenti: ”Stiamo lavorando in questi giorni al fine di modificare la discriminazione compiuta a danno di 2.700.000 ditte individuali presentando una proposta di legge. Il 37,4% delle ditte individuali, prima della crisi epidemica, chiudeva ogni 4 anni per l’impossibilità di godere dei benefici fiscali pari a quelli dei lavoratori dipendenti; abbiamo calcolato che alla ripresa, sarà ben il 60% delle ditte individuali a chiudere per fallimento fiscale”. Nell’ultimo decreto legge di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, si e venuto a creare un vero e proprio cortocircuito discriminatorio degli autonomi e delle ditte individuali, rispetto ad altri soggetti richiedenti ISEE. La categoria dei lavoratori autonomi, ha subito silente danni patrimoniali discriminatori.
Nel promuovere azioni di sostegno sociale, le Istituzioni Legislative associano erroneamente il reddito di IMPRESA di una ditta individuale con il reddito di persona FISICA di un lavoratore dipendente, creando una forte discriminazione sociale sotto il profilo del diritto.
Anche solo per accedere al saldo e stralcio il Legislatore richiede dei specifici parametri ISEE del reddito dell’anno precedente. Per sviluppare l’ISEE si comunica all’INPS come reddito di partenza, il reddito riportato nel Quadro RN1 della dichiarazione dei redditi, di cui ci sono delle differenze sostanziali tra il lavoratore dipendente e il lavoratore di ditta individuale; mentre per il lavoratore dipendente si indica l’importo a netto della contribuzione previdenziale, per il lavoratore di ditta individuale con partita Iva, si indica l’importo lordo, cioè non detratti i contributi e gli altri oneri previdenziali da pagare; creando un discriminante risultato economico finale della stesso ISEE.
Esempio di disparità di trattamento di riferimento per il calcolo iniziale per sviluppare l’ISEE:
Lavoratore di ditta individuale: Quadro RN1 =€ 55.000,00(imponibile di partenza per sviluppo ISSE) – € 13.200,00 INPS = netto € 41.800,00;
Lavoratore dipendente: Quadro RN1 = €41.800,00 importo detassato (imponibile di partenza per sviluppo ISSE)
”Pur ottenendo lo stesso imponibile e un nucleo familiare con le stesse condizioni, il lavoratore di ditta individuale con partita Iva, sviluppa un ISEE superiore quasi del 32% del lavoratore dipendente. Chiediamo che, dall’art.3 della Costituzione, venga rimosso questo atto discriminatorio e venga rimodulato secondo diritto, come avviene con il lavoratore dipendente; nonché di riaprire per i soggetti discriminati, il decreto di saldo e stralcio dei debiti tributari”.
AIUTACI AD AIUTARE
Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perché, la nostra politica, prevede di sedere al tavolo dei cittadini e non dei politici. Oltre all'assistenza e alla tutela in tutte e le sedi per quanto riguarda il diritto bancario, fiscale, tributario, commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno é anche di dotare i nostri iscritti di servizi importanti nel pieno rispetto del Codice del Consumatore.
Entra in Federcontribuenti e troverai un mondo di servizi, tutela e offerte senza sorprese.