Bolla speculativa, strumento di devastazione ambientale, fronte rivoluzionario contro le banche centrali. La criptovaluta crolla, barcolla ma non molla e spinge al rialzo scampando a svariati complotti. Non una, ma tante verità a seconda degli usi. Il mistero delle criptovalute genera mostri e speranze.
Per i più scettici si tratta di una mera bolla speculativa pronta ad esplodere nelle mani di arrivisti sprovveduti; per altri la criptovaluta viaggiando via rete metterebbe in pericolo l’ambiente attraverso un uso improprio dell’energia elettrica; per altri ancora si tratta di un mezzo carbonaro per mettere in ginocchio le banche centrali ree di dirigere l’economia di grandi Paesi, creando schiavitù e capitalismo estremo.
Di certo sappiamo che al momento e in ogni parte del mondo è possibile acquistare beni con le criptovalute e crearsi fondi come zio Paperone.
Fabrizio Zampieri, Responsabile Economico Federcontribuenti: ”più il Bitcoin e le altre criptovalute iniziano a diffondersi tra le popolazioni e più stampa e media ne parlano, purtroppo male. Stando ai media il Bitcoin sarebbe dovuto già essere morto e sepolto lasciando gli investitori con un pugno di mosche in mano e invece le criptovalute puntano al rialzo e non si vedono segni di crollo”. Il Bitcoin, dal 2010, anno in cui ha iniziato ad avere una quotazione, ha già subito almeno 12 crolli, e poi ha sempre recuperato raggiungendo livelli di prezzo sempre più alti. ”Anche il crollo del 40% in 5 giorni avvenuto a metà dicembre di questo anno è stata solo una temporanea battuta d’arresto visto che i trend sono tutti al rialzo”. Certa stampa ed esponenti economici sconsigliano il Bitcoin e le altre criptovalute come investimento, perché?
”Molti giornalisti ed esperti economici non hanno conoscenze approfondite della materia e quindi scrivono spesso ciò che trovano da altre fonti senza poi appurarne il contenuto e soprattutto le veridicità tecniche. Le banche centrali stanno affilando le unghie mettendo in moto campagne di disinformazione e diffondendo panico tra gli scettici o i meno informati al fine di porre rimedio all’avanzata, incontrollata, delle criptovalute. I governi e i loro servizi segreti accompagnano questa offensiva temendo di perdere il controllo sull’economia”.
In ogni caso che si chiami Bitcoin, Ethereum, o altro nome, la criptovaluta del futuro, al di là della speculazione e delle forti oscillazioni di prezzo a cui ci stiamo abituando, è destinata a rimanere e ad implementarsi sempre di più, anche in tempi piuttosto rapidi, portando ad un radicale cambiamento della nostra vita e del modo di lavorare, e soprattutto tagliando fuori molti intermediari, non solo bancari, e regolatori dal mercato. È solo questione di tempo.
Nel frattempo, fintanto ché i giornali e le tv continueranno a “sparlare” del Bitcoin, potete dormire sonni tranquilli perché la bolla speculativa è ancora lontana’.
Naturalmente le criptovalute possono essere usate per fini nobili o meno nobili, come ad esempio potrebbero servire a chi ha capitali nascosti, ma questo è un altro discorso. Del resto perché i governi dovrebbero spiare ogni nostro ricavo o risparmio? Perchè la popolazione non dovrebbe avere la libertà di gestire il proprio patrimonio? Perché ogni centesimo ricavato dovrebbe essere tassato senza un freno e incondizionatamente? C’è anche chi urla all’evasione fiscale, al nero, al sommerso, allo strumento utile per le mafie, ”tutti problemi che resteranno, – spiega Paccagnella presidente di Federcontribuenti, – fin quando non ci sarà un tetto alle imposte e un protocollo serio per la lotta agli illeciti mafiosi. In alcuni Paesi sono già presenti bancomat dove cambiare le criptovalute, solo da noi fanno ancora tanta paura e questo anche grazie al boicottaggio in atto”.
Se cercate un tutorial, una guida sappiate che non esiste un vademecum perché ci troviamo di fronte ad un fenomeno ancora del tutto avvolto dal mistero dove regna l’anarchia e la totale assenza di regole ma, possiamo azzardare una ipotesi: ”se le criptovalute venissero ingaggiate per distruggere il debito pubblico delle Nazioni?”
Se invece volete essere accompagnati in questa avventura delle criptovalute potete contattare direttamente la Federcontribuenti.
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