La magistratura tributaria tratta affari per 50 miliardi di euro concentrati in circa 600 mila ricorsi pendenti. I componenti delle commissioni tributarie sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, ” i criteri di scelta sono inesistenti e nei fatti chiunque può entrare a far parte di una commissione tributaria e la giustizia il contribuente se la gioca al tavolo verde”.
Le commissioni tributarie sono l’ultima piaga del contribuente, ”Il problema, – spiega la Federcontribuenti -, è che nelle commissioni tributarie regna l’anarchia assoluta tra i giudici rispetto alle leggi e alle procedure del codice civile, dello Statuto del Contribuente e alle stesse sentenze della Corte di Cassazione e le continue notizie di giudici tributari tratti in arresto ne sono una conferma. L’Espresso ha trovato casi di giudici tributari che erano contemporaneamente imputati di corruzione, bancarotta, prostituzione ed evasione fiscale. Avvocati e commercialisti che, mentre vestivano i panni di giudici imparziali, intascavano ricche parcelle dagli evasori, spesso attraverso mogli, amanti o soci di studio”.
Nelle Commissioni Tributarie non trovano risposte le domande seguenti, risposte che andrebbero date con sentenze chiare e uniformate su tutto il territorio nazionale, non in favore del contribuente, ma in linea con a quelli che sono i dettami del codice di diritto civile, dello Statuto del Contribuente e delle sentenze della Corte di Cassazione.
Perchè per il contribuente e il suo legale esistono termini per opporsi e costituirsi perentori mentre invece tali termini non esistono, o non vengono fatti rispettare dal giudice, all’agente della riscossione e suoi legali?
Perchè durante la discussione del procedimento si vedono membri di altre sezioni stazionare in quel mentre e in quell’aula senza averne titolo e autorizzazione?
Perchè i mezzi istruttori, le prove, sono naturalmente ammesse nel processo civile e non dalle commissioni tributarie?
Perchè i giudici tributari non hanno un pensiero giurisprudenziale allineato?
Perchè non tengono conto delle sentenze della Suprema Corte su argomenti quali prescrizione, decadenza, notifica delle cartelle e dei parametri per il calcolo degli interessi?
Perchè i giudici tributari non intimano all’agente della riscossione di rispettare il diritto del debitore ad avere un contraddittorio pregiudiziale o endoprocessuale con il soggetto che ha emanato l’atto?
Federcontribuenti: ”sono circa 1. 800 – voci fiscali in vigore – le mani che si infilano nelle tasche dei contribuenti. Dipendenti, imprenditori, pensionati, ogni anno inviano al fisco 58 milioni di dichiarazioni con 93 diversi modelli, per 270 tipologie di tasse e più di 1.800 diverse voci fiscali e il numero dei contenziosi tributari aumenta di anno in anno ed è nelle commissioni tributarie che troviamo il plotone d’esecuzione”.
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