Torna la truffa dell’omaggio telefonico. Federcontribuenti: ”chiamano il consumatore fingendo una estrazione vincente e comunicano all’ignaro finto fortunato di dovergli consegnare un depuratore per l’acqua. Quando scoprono di essere diventati debitori verso una finanziaria spesso è troppo tardi per il recesso”. Il sistema utilizzando cambia in base alle opposizioni del consumatore.
Telefonano in casa e una voce strombazzante ti annuncia di essere il fortunato vincitore di un sistema di depurazione delle acque domestiche, ci spiega tutto il presidente della Federcontribuenti Marco Paccagnella: ”se per telefono il consumatore si presenta sospettoso parte la tiritera sulla promozione di una nuova azienda, oppure fanno leva sulle paure lanciando teorie sulle analisi condotte sulle risorse idriche locali dove risultano gravi elementi inquinanti, cancerogeni, e sulla pericolosità dell’utilizzo in cucina o nell’igiene personale tanto meno nel bere l’acqua che sgorga dal rubinetto. Insomma, hanno un sistema per tutti i tipi di consumatori”.
Dopo aver ottenuto il consenso alla consegna – senza impegno – e fissato un appuntamento un rappresentante zelante arriva in casa con valigetta e scatolame. ”Consegnano al consumatore false analisi delle acque dove in grassetto ci sono gli elementi pericolosi; poi propongono un test veloce all’acqua del rubinetto che sempre risulta positivo alla presenza di elementi dannosi alla salute. Qui scatta la truffa: ”si convince il consumatore di aver ricevuto un omaggio oppure di aver diritto ad un importante sconto visto che è in promozione e dopo aver installato il depuratore si chiede di firmare un modulo che attesta la consegna avvenuta e l’installazione compiuta come la fregatura”.
Altro sistema.
”Chiamano inventandosi un sondaggio, per una finta estrazione di un kit di depurazione delle acque. Il consumatore risponde a qualche domanda per poi essere richiamato dopo una settimana e ricevere la bella notizia – hai vinto il kit di depurazione delle acque – fissano l’appuntamento e il gioco è fatto”.
Quando ci si accorge di aver ricevuto invece del kit una bella fregatura?
”Dopo 30 giorni, quando i termini fissati per Legge per il diritto al recesso sono scaduti e l’azienda o la finanziaria chiama per il pagamento che può essere fino a 5 mila euro’‘.
Cosa fare?
”Denunciare immediatamente il fatto e ricorrere al sostegno di una associazione che oltre a risolvere legalmente il contratto può bloccare il finanziamento firmato e accettato senza saperlo”.
Come sempre la Federcontribuenti consiglia di ”non firmare nulla senza aver fatto controllare il contratto e di avvisare le persone più anziane, le più facili da truffare. Se avete dubbi attivatevi subito”.
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