Milano, 19 aprile 2013 – Economia Popolare, il movimento politico nato su iniziativa dell’imprenditore Fabrizio Politi, con lo scopo di proporre una soluzione innovativa all’attuale crisi economica generata da una globalizzazione senza regole, ha siglato un accordo con Federcontribuenti, che si pone come obiettivo la tutela dei contribuenti, dei consumatori e delle imprese.Da mesi Economia Popolare denuncia come le sorti dell’economia mondiale abbiano subito un tracollo a causa del comportamento operato da diverse aziende in regime di concorrenza sleale, Spiega Politi: “Giganti come Ikea, o Zara, aggirano le leggi sulla concorrenza attraverso azioni cosiddette di dumping sociale, dumping ambientale e dumping fiscale, delocalizzando la produzione e la sede della Holding o delle Società che ricevono royalties sui profitti, in Paesi che offrono condizioni agevolate ed esportando i loro prodotti nei Paesi occidentali per venderli ad un prezzo addirittura inferiore al costo di produzione del medesimo prodotto nello stato”. Proprio al fine di attirare l’attenzione sull’emergenza sociale, che ogni giorno determina disoccupazione, povertà e addirittura suicidi fra imprenditori e padri di famiglia, Economia Popolare ha presentato nei giorni scorsi formale denuncia al Tribunale dell’Aja per crimini contro l’umanità, nei confronti proprio dei due colossi Zara e Ikea.
L’accordo fra Economia popolare e Federcontribuenti si propone di attuare le proposte economiche previste dal programma di Economia Popolare. “Dopo aver depositato la denuncia, è stata una grande soddisfazione verificare come migliaia di italiani, associazioni e parte della società civile si siano avvicinate al nostro movimento per sostenere concretamente le azioni e la politica da noi proposte, volte a proteggere le imprese italiane e i posti di lavoro, con l’obiettivo di favorire la ripresa economica”, spiega il fondatore Fabrizio Politi.
Federcontribuenti rappresenta 500.000 persone, fra imprenditori, liberi professionisti e cittadini aderenti al movimento e vanta circa 90.000 iscritti, distribuiti fra le 81 sedi presenti in tutte le regioni italiane. L’associazione si è recentemente fatta carico di assistere circa 5.000 conti correnti intestati ad aziende italiane per il riconteggio degli interessi, al fine di verificare quali banche applicano tassi scorretti, incorrendo in reati di anatocismo o addirittura di usura. Fra le ultime iniziative dell’associazione c’è inoltre una proposta di legge sulla riforma della riscossione.
“Federcontribuenti ha deciso di aderire al movimento politico Economia Popolare, di cui sposiamo appieno gli obiettivi. Obiettivo del nostro accordo è quello di realizzare un progetto comune e di portare maggiore equità dove, attualmente, latita”, conclude Marco Paccagnella, Presidente nazionale della Federcontribuenti.
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