Sostenere il sistema bancario italiano è possibile, ma vanno cambiate le regole di ingaggio. Federcontribuenti: ”l’euroscetticismo è una deriva che non possiamo permetterci, ma Roma deve cambiare le regole prima di convincere Bruxelles”.
Due cose non possiamo permetterci, uscire dall’euro e lasciare che le banche italiane falliscano.
L’euroscetticismo è cresciuto a causa dell’affaristica amministrazione politica operata sulle banche. La convinzione è che le banche sono ormai un’arma letale da distruggere mentre l’euro è il ricatto civile contro la dirigenza politica, gli estremi di una medaglia che potrebbero innescare una bomba che ci distruggerebbe tutti, a partire dall’economia locale.
Di questo parlerà il presidente di Federcontribuenti – Marco Paccagnella – il prossimo 16 luglio a Venezia, in concomitanza con la festa del Redentore e il ritorno della Tesla’s Future dai suoi 10 mila chilometri a zero emissioni. ”E’ difficile non scagliarsi contro le banche e contro l’Euro perchè è più facile distruggere che costruire, lo sappiamo bene noi e lo sanno bene tutti gli imprenditori che puntano al futuro con rispetto dell’economia locale e dell’ambiente. Per questo invitiamo gli euroscettici ma anche Mario Draghi, il ministro Padoan e il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, a venire per toccare con mano la possibile fuga verso il riscatto dell’intera Unione Europea”.
Il cambiamento sostenibile.
Le banche italiane vanno sostenute con i soldi pubblici ma con alcune regole: i dirigenti delle banche devono pagare con i propri beni il fallimento della sede da loro gestita; il sistema bancario deve essere suddiviso in banche d’affari e in banche di gestione risparmio. ”In pratica, le banche che amano giocare sul tavolo verde dei derivati non possono gestire i risparmi dei cittadini e non possono usufruire di nessun aiuto europeo o del governo italiano”. Infatti sulla trattativa in corso tra Italia e Commissione europea ci sono discussioni riguardanti la posizione dei creditori delle banche che saranno interessate a ricapitalizzazioni cautelative: ” la Commissione teme che, una volta in difficoltà, il governo Italiano corra ancora una volta in soccorso degli investitori istituzionali lasciando morire i piccoli risparmiatori”. I prestiti della BCE devono essere vincolati, ”il denaro a tasso minimo va garantito solo a quelle banche che, dati alla mano, garantiscono prestiti alle aziende italiane locali e alle famiglie, senza far sottoscrivere contratti boomerang”.
Quello del prossimo 16 luglio sarà un appuntamento da non perdere per chi crede sia possibile intraprendere una strada diversa da quella fin qui percorsa, ”la Tesla dimostrerà che è possibile girare il mondo senza inquinare terra e aria e che puntare, finanziariamente, su progetti eco-sostenibili sia motivo di guadagno sia per chi investe, sia per l’occupazione locale, sia per il rispetto della salute di tutti noi”.
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