Criptovalute, anche la Federcontribuenti adotta il metodo della moneta virtuale: ”il sistema bancario tradizionale teme di perdere il controllo sui suoi utenti e noi vogliamo proprio togliergli questo controllo”. Sul sito della Federcontribuenti è già attivo il tesseramento tramite criptomoneta.
Uno scenario da paura. Movimenti di denaro fuori dal controllo del sistema bancario, ”un sistema nuovo del tutto legale ormai in uso ampiamente su scala mondiale”.
Perchè la Federcontribuenti sceglie di adottare e accettare pagamenti con criptomoneta?
”La nostra Associazione si occupa di tutelare utenti bancari, contribuenti e consumatori, la nostra missione è di dotare i nostri iscritti di tutti i mezzi utili alla loro tutela e al loro benessere oltre che incentivare forme di rivoluzione e ribellione legali e sicure”.
Quindi siete avvisati, la Federcontribuenti accetta tesseramenti tramite criptomoneta.
Ricordiamo gli aspetti fiscali.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risoluzione 72/E per fare chiarezza in merito all’aspetto fiscale per chi usa cripovalute: le persone fisiche sono esentasse a patto non superino la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti di 51.645,69 euro per almeno 7 giorni lavorativi continui. Invece le aziende che utilizzano la criptomoneta devono dichiarare la plusvalenza nella dichiarazione dei redditi su cui pagheranno una tassazione di gran lunga inferiore alla moneta tradizionale.
Inoltre, ”stiamo organizzando corsi con docenti esperti della materia e a seguire i lavori sarà il noto economista Fabrizio Zampieri. È possibile mandare richieste di adesioni ai corsi direttamente alla Federcontribuenti”. info@federcontribuentinaionale.it