Gli italiani dovranno recarsi alle urne con la mascherina il 24 e il 25 febbraio prossimo: “Liste pulite? Per pulire queste ci vorrebbe del diserbante” è il commento del presidente della Federcontribuenti Marco Paccagnella, che aggiunge “un esempio a caso, Domenico Scilipoti, che tanto aveva dato l’impressione di spendersi nella lotta contro le prepotenze e i soprusi delle banche, sempre a favor di telecamere.
Ricordiamo che Scilipoti aveva fondato il forum contro l’usura bancaria prendendo in giro tutti gli italiani pechè poi fu il primo a firmare nel decreto mille proroghe, nel 2010, per l’innalzamento della soglia limite per il tasso d’usura, facendo saltare migliaia di procedimenti penali in materia”.
Si tratta dunque della solita propaganda politica, il cavalcar l’onda dei cittadini infuriati dalla coltre degli scandali politici. Un elenco senza fondo.
“I cittadini italiani sono di gran lunga migliori di molti dei soggetti che dovrebbero rappresentarli in Parlamento, luogo dove sempre più sono rappresentati interessi privati” prosegue Paccagnella, “sarebbe quindi ora che la casta abbandonasse l’autoreferenzialità che la contraddistingue: è tempo che alle Camere siedano persone che portino all’attenzione del Governo i problemi reali dei cittadini italiani. Non credo che Minzolini e Capezzone, meritevoli solamente di aver servito indefessamente il capo, possano farsi portavoce delle istanze che interessano le fasce di popolazione più debole”. Ma non mancano esempi anche dall’altra parte. “Ci sono persone che hanno già dato e che dovrebbero fare un passo indietro. Penso a Rosy Bindi, finita a fare le primarie del Pd a Reggio Calabria, pur di dimostrare di essere ancora indispensabile. La verità è che nessuno è indispensabile e che uno dei più gravi errori del fare politica sia quello di fare della politica stessa una professione”. Queste liste, questo metodo di accaparrarsi seggi e poltrone, delineano orizzonti simili a quelli che abbiamo appena superato dove il prezzo in vite umane è stato altissimo. Troviamo nella lista del pdl anche l’ex sindaco di Reggio, che era anche consulente della società mista Multiservizi (sciolta anche questa perché infiltrata dalla cosca Tegano), correrà dietro l’agopuntore Domenico Scilipoti. Troviamo Cesaro Luigi e non si sa con quale coraggio riproporre simili candidature. La Polverini e quanti altri. Un cambio di guardia e poi via, a distruggere quanto rimane.
“Occorrono riforme, in tutte le aree strategiche, dalla politica, all’economia, al sistema bancario e fiscale – conclude Paccagnella – tornando a mettere al centro del dibattito politico il bene comune. Hanno trasformato Montecitorio in un grande ufficio privato. Chiediamo programmi chiari alle nostre istanze, con garanzie e penali in caso di mancato rispetto, non se ne può più di campagne sconto alle grandi società, banche e personaggi pubblici, mentre il piccolo e onesto contribuente, tramite il sicario Equitalia, viene ripulito con sanzioni, aggi, interessi di mora e così via; per le banche che venga ristabilito il ruolo pubblico della Banca d’Italia e faccia veramente da controllore e sanzionatore, facendo rispettare leggi e regole alle banche, così si potrà dare una mano reale ai contribuenti e aziende Noi appoggeremo persone e non sigle partitiche che ci assicureranno, per iscritto, di lavorare alle riforme: unico strumento per ripristinare giustizia sociale e pulizia nelle alte sfere. La vergogna di questi impresentabili paracadutati, ancora una volta, all’interno delle massime Istituzioni del nostro Paese, mai fa capire sempre di più la distanza ormai difficilmente colmabile tra la casta politica ed i problemi del nostro Bel Paese”.