Mauro Biolcati, un imprenditore con circa 30 impiegati e portavoce di tutti gli imprenditori di Federcontribuenti ha iniziato lo sciopero della fame contro gli ormai noti 80 euro di Renzi. Il motivo è semplice, gli 80 euro, da maggio a dicembre, li dovranno anticipare gli imprenditori, circa 40 mila euro. «Dove li prendiamo questi soldi noi imprenditori?». Lo sciopero della fame è stato annunciato da Biolcati alla Gabbia di La7 e un parlamentare PD presente lo ha rassicurato per l’incontro con il premier, attendiamo gli sviluppi con la promessa di tenervi aggiornati.
Il problema di questa manovrina, come spiegano i commercialisti di Federcontribuenti, è che non è chiaro come e quando questi imprenditori saranno rimborsati e per loro non è prevista nessuna detrazione, quindi il rischio è di dare la bastonata finale a molte piccole aziende rimaste miracolosamente aperte. Il quadro socio economico disegna un Paese in ginocchio, inoltre, subiamo una massiccia propaganda politica che rende difficile la lettura della realtà e il risultato è sotto gli occhi di tutti: miseria e ferocia. Renzi aveva promesso che per finanziare il taglio sull’Irpef non ci sarebbero state altre tasse, invece, abbiamo la tassazione sui conti correnti e libretti postali per 3,1 miliardi di euro. I tagli alla spesa pubblica restano una promessa, le imprese di Stato continuano a succhiare 23 miliardi di euro all’anno e la maggior parte di loro non solo non hanno una chiara funzione ma, hanno conti in rosso per svariati milioni di euro. Dei 13 miliardi di euro promessi per pagare i debiti della PA verso le imprese scendiamo appena a 5 miliardi; l’Irap ridotta si vedrà forse nel 2015 e l’abolizione del Pra è stato posticipato a giugno. Mentre per tutte le altre famiglie monoreddito e quindi le più deboli e bisognose dal punto di vista economico troviamo un aumento di 300 euro all’anno tra accise e Iva.
La rivoluzione di Renzi è ad un punto morto. Niente si è fatto per chi è disoccupato o precario. 500.000 nuclei familiari sono senza reddito, nessuna manovra correttiva contro la disuguaglianza, nessun passo indietro contro l’impoverimento della classe operaia. Abbiamo bisogno di libertà imprenditoriale e di giustizia nella pubblica amministrazione, oggi nomenklatura di potere.
Diamo 6 mila euro al mese di pensione per il detenuto Cuffaro perchè il decreto Monti taglia le pensioni solo a chi ha compiuto reati contro la pubblica amministrazione. Cuffaro contro chi li ha compiuti? Mastrapasqua, nonostante gli scandali, è tra i candidati al consiglio di amministrazione della Gtech, ex Lottomatica, una poltrona da oltre 83 mila euro lordi l’anno. La Fornero ha ottenuto un incarico nel cda della Centrale del Latte di Torino.
Loro cadono sempre in piedi mentre è impossibile, per tutti gli altri, ottenere un lavoro adeguatamente retribuito o fare impresa creando posti di lavoro. La mancanza di reddito sta ampliando il deficit pubblico e sta producendo gravi ingiustizie; questa macchina va fermata.
Abbiamo famiglie senza un reddito e gente con doppi o triplici incarichi il tutto senza che nessuno dall’alto si mostri quanto meno perplesso. Se non il presidente della Repubblica, se non il presidente del Consiglio se non la Corte dei Conti quale altro baluardo ci resta? Liberiamo il mondo del lavoro dalla burocrazia e da un fisco opprimente, liberiamo i cittadini dal peso di inutili carrozzoni, privatizziamo enti come l’INPS o l’Inail, rendiamo le imprese snelle e autonomi per permettergli di nascere e crescere. In poche parole, cari politici, tagliate la gramigna e lasciate crescere l’erba in pace.
AIUTACI AD AIUTARE
Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perché, la nostra politica, prevede di sedere al tavolo dei cittadini e non dei politici. Oltre all'assistenza e alla tutela in tutte e le sedi per quanto riguarda il diritto bancario, fiscale, tributario, commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno é anche di dotare i nostri iscritti di servizi importanti nel pieno rispetto del Codice del Consumatore.
Entra in Federcontribuenti e troverai un mondo di servizi, tutela e offerte senza sorprese.
7 Commenti
Miriam
sono con Voi
sergio
Se leggete i miei post sono mesi che dico che Renzi e’ un buffone e pagheremo caro la sua presidenza. E’ daccordo con la casta di alta finanza e le banche.
Mariano
Non credo proprio che gli imprenditori debbano anticipare fino a fine anno le somme riconosciute ai dipendenti; l’irpef trattenuta ai dipendenti nel giro di quindici giorni deve essere versata allo Stato in qualità di sostituto d’imposta questa sarà ridotta della cifra degli 80 € pro dipendente che sarà registrata e versata direttamente in busta paga il totale di esborso per il datore di lavoro resta uguale a prima. Per tutte le altre considerazioni che fa il Biolcati mi trova d’accordo in pieno punto per punto e li sottoscrivo
presidenza
Non ci sono direttive precise di come si vanno a recuperare il promesso dal Premier. Serve un decreto preciso dove l’imprenditore recupera il dovuto dal F24 di maggio, ciò non è scritto da nessuna parte, in più ai lavoratori hanno ridotto le detrazioni fiscali, perciò per il momento si conoscono gli esborsi e non le coperture
silvio
Parole lasciano il tempo che trovano voi politici siete una massa buffoni mafiosi e corrotti fino all’osso
Carlo
Imps inal perche Enasarco….e altri mille enti totalmente inutili, li per avere dipendenti pubblici?????
allied home inspection service
allied home inspection service
Federcontribuenti Gli 80 euro anticipati dagli imprenditori: parte lo sciopero della fame