« Sono un disoccupato con zero euro di reddito, uno di quei sfigati che ha ricevuto in eredità dai propri genitori una casa. Dovrei pagare l’IMU, la tassa che supera del 120% il mio reddito e che è contraria al principio della progressività impositiva. Ripeto, non ho altri redditi e vivo solo grazie ai sacrifici di mia moglie funzionario di 7° livello presso la AUSL. Vorrei conoscere la vostra opinione in merito, anche in vista di una mia eventuale iscrizione alla Federcontribuenti». Una delle tante email che arrivano alla segreteria nazionale della Federcontribuenti. Domande che non possono avere una risposta, solo una condivisione amara.
“Con questo sistema fiscale creiamo tanti lager, dove le persone sono destinate a patire e subire degli accanimenti fiscali ingiusti, vedi la nuova anagrafe tributaria, il famoso programma di intreccio dei movimenti finanziari (Serpico) è uno strumento di persecuzione fiscale e non di lotta all’evasione come si sta cercando d’ammannire all’opinione pubblica.” Inizia Marco Paccagnella, Presidente di Federcontribuenti, e continua “è paradossale che in un periodo di profonda crisi come quello che stiamo affrontando a denti stretti, il Governo trovi come unica soluzione quella di aggravare il carico fiscale su aziende e cittadini, a forza di caricare l’asino alla fine quello muore dallo sforzo, e lo stesso rischio sta correndo l’economia italiana e soprattutto le persone, gli esseri umani che creano l’economia italiana. Invece d’aumentare aliquote Iva, aliquote Imu, aliquote Tares, il cui unico risultato non sarebbe quello di risanare i conti in rosso dello Stato, ma il portare al collasso molte piccole aziende che già faticano a sopravvivere, creando altra inevitabile disoccupazione, che vengano tassate pesantemente le rendite finanziarie, che creano guadagni elevati con solo una tassazione del 20%; che venga data la possibilità alle aziende di scaricare qualsiasi spesa, sacrosanto diritto di cui gli imprenditori sono stati depredati sempre più, e così da poter diminuire l’imponibile, mentre con l’attuale sistema di mancato scarico delle spese aziendali, la nostra tassazione è ben oltre il 70/75%. È ora che il Governo esca dal suo limbo dorato e finisca di taglieggiare gli italiani, la povera gente, e metta in pratica una politica economica e fiscale liberale moderna e non da feudalesimo medievale.” Il modello fiscale italiano sta esasperando i cittadini che iniziano ad attuare misure drastiche. Si arriva a vendere la prima e sola casa per evitare di vedersela portare via da banche o Equitalia, si chiude la ditta o la fabbrica tornando a lavorare in nero, insomma, si cerca una fuga disperata dal grande fratello fiscale. Le menate politiche ci hanno stancato, se non si interviene nel minor tempo possibile provvederemo a organizzare uno sciopero fiscale di massa salvaguardando gli aderenti con un sit in permanente a Bruxelles in maniera tale sappia, finalmente il parlamento europeo, che non ci faremo trascinare definitivamente nel baratro. Qui si sta chiedendo alla gente di trattenere il respiro, di andare in apnea per dare tutto l’ossigeno a che non sa che farsene.