Della legge di Stabilità sappiamo che i grandi istituti bancari godranno di vantaggi fiscali spaventosi: oltre un miliardo di euro solo nel prossimo biennio e solo per i primi nove istituti. Unicredit e San Paolo godranno più di tutte. Così, ancora una volta, l’illecito e una amministrazione catastrofica l’avranno vinta sulla giustizia penale e sociale. Nel mentre i rubinetti per imprese e cittadini in difficoltà continuano a restar chiusi e nel mentre nessun intervento si è fatto per agevolare prestiti e mutui concedendo soldi a tassi giusti. Un italiano su tre ha gravi difficoltà economiche.
Sappiamo che aumenteranno le accise sulle sigarette, benzina e alcool, mentre nulla verrà fatto per equiparare stipendi e pensioni minime al caro vita o al bisogno di vivere. Redditi sempre più bassi davanti ai continui aumenti in ogni area e ambito.
Sappiamo che nascerà una nuova tassa, la Trise e che per la Social Card sono in arrivo 250 milioni non più riservata ai cittadini italiani, ma aperta ai «cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno». Lo sperpero pubblico ancora una volta grava sulle spalle non di chi ha mal amministrato, ma solo subito.
Sappiamo che coloro che faranno rientrare i capitali dall’estero, ci chiediamo chi sia questo stupido, potrà godere di una riduzione del 50% sulle sanzioni. Vantaggio non concesso a quei cittadini che, raggiunti da Equitalia, volendo pagare si vedono inabissati di sanzioni ed interessi.
Sappiamo che l’abbattimento del cuneo fiscale per imprese e contribuenti è una menzogna considerato il blocco degli aumenti salari e l’arrivo di nuove tasse e rincari vari.
Sappiamo, quindi, che tale legge di stabilità andrà a destabilizzare ulteriormente una precaria condizione sociale e stabilizzare invece il sommerso e i furbetti.
Non pervengono manovre per far ripartire l’economia, per combattere il sommerso, per fermare le delocalizzazioni, per attrarre investimenti e quindi lavoro. Il nostro Stato si è trasformato in un quartierino blindato, dove difficile è far entrare la giustizia. I numeri su questa manovra li lasciamo a coloro che amano giocare con il pallottoliere che pur di accontentare chi, evidentemente, ha la necessità di rendere credibile una legge la cui nullità è cosa certa si inventa cifre di sana pianta.