I vincoli contrattuali non sono tutti uguali, cambiano a seconda dello Stato dove ha sede la multiproprietà. Federcontribuenti torna sul fenomeno spiegando l’iter per ottenere lo svicolo di un timeshare o diritto reale (CD Multiproprietà) acquistato in Egitto nelle località di Sharm el Sheik, Urgada, Marsa Alam, ecc.
Parliamo di circa 20 mila titolari di diritto vacanza, di cui ben oltre il 50% di questi sono costretti a pagare le spese fisse condominiali annue anche se da anni non usufruiscono più della vacanza.
Chi ha acquistato uno di questi diritti in Egitto deve sapere che soluzioni esistono e sono praticate già da anni da professionisti italiani in collegamento con legali e professionisti Egiziani, è una pratica comprovata da diversi anni, quindi nulla di nuovo.
Il problema dello svincolo quando di mezzo c’è un altro Stato è il costo e l’iniziale opposizione della società di gestione.
L’investimento dell’ignaro consumatore è stato tra le 10 fino ai 100 mila euro; investimento perchè al momento della vendita veniva o viene fatto credere appunto di investire denaro. Invece di sicuro si hanno da pagare, oltre all’acquisto, anche le spese annue e la difficoltà di cedere o liberarsi definitivamente di questo vincolo.
Come uscire.
Con cause legali dirette alla società venditrice e finanziaria e nel caso di acquisto rateale con finanziamento finalizzato: normalmente si riescono a recuperare anche parte delle somme spese.
In caso di preliminari non ancora perfezionati con rogito o contratto definitivo, si può anche chiedere l’annullamento tramite le autorità preposte e con possibilità di ristoro di quanto speso, se la società venditrice è solvibile.
La Federcontribuenti torna con una nuova proposta di legge comunitaria che sia più garantista per gli acquisti di questo tipo fuori la comunità europea ove il diritto non trova facilmente applicazione o interpretazione con quello comunitario.
I costi ci sono e riguardano l’impiego di più figure sia in Italia sia nel Paese dove si ha il diritto vacanza. In Egitto è proibito, per legge, ai cittadini stranieri l’acquisto di una proprietà lungo le coste del Mar Rosso. Divieto che non ha impedito a note holding italiane di vendere ad ignari cittadini italiani costosissime multiproprietà inservibili. In realtà e spesso con l’inganno o quanto meno subdolamente, centinaia di cittadini italiani sono stati convinti a comprare una proprietà che non potevano acquistare, scoprendo in ritardo di aver pagato caramente un non meglio specificato diritto di cui non riescono a liberarsi restando intrappolati da contratti mal posti.
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