“Siamo molto soddisfatti del buon esito dell’indagine avviata su segnalazione dettagliata di Federcontribuenti e proseguita dai carabinieri del comando provinciale di Rovigo in tempi rapidi. Non sempre si incontra una tale solerzia investigativa da parte delle forze dell’ordine e credo che l’incriminazione del truffatore che aveva venduto le multiproprietà spacciandole per un investimento formidabile e arrecando un danno di oltre 50mila euro a una coppia di agricoltori rodigini sia un bel regalo di Natale per i nostri assistiti”.
A dirlo l’avvocato Carla Favaron, coordinatore dell’ufficio legale di Federcontribuenti Padova, che quest’estate aveva redatto un memoriale querela dettagliata in cui veniva ricostruita la truffa messa in atto da un faccendiere già coinvolto in un’altra operazione, quella che portò in carcere numerosi esponenti e fiancheggiatori del clan Catapano. “E’ inquietante – aggiunge il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella come spesso sia ravvisabile una contiguità, se non una partecipazione diretta, delle associazioni camorristiche e mafiose in generale nel business delle multiproprietà, speriamo che anche in altre regioni i carabinieri seguano l’esempio virtuoso degli uomini dell’Arma di Rovigo a cui va tutto il nostro ringraziamento per non aver sottovalutato la segnalazione all’autorità giudiziaria fatta dall’avvocato Favaron”.