
Le differenze tra due ditte uguali una nata in Italia e una nata in Germania è vergognosa e sta tutta in questo calcolo: entrambe investono 80 euro per guadagnarne 100, la ditta europea detrarrà interamente gli 80 euro di investimento, tassando le sole 20 euro di guadagno effettivo, in Italia gli investimenti non sono detraibili, se non in minima parte, perciò l’imponibile non sarà solo sul guadagno ma anche sull’investimento fatto.«Ci si sente quotidianamente inculati da ladri incravattati, in teoria paghiamo in linea con l’Europa, nella pratica, con un imponibile altissimo e non detraibile per via di codici e codicilli inseriti negli ultimi 25 anni, siamo non tassati, ma, taglieggiati, con la conseguenza che, tutto ciò che non è detraibile, si compera in nero, oppure non lo compri affatto perché non lo puoi detrarre, e questa sarebbe una politica per agevolare l’economia lo sviluppo e i consumi e combattere l’evasione fiscale?» In Italia non si può più vivere, l’ostracismo politico corre su binari fuori controllo, qui non è più possibile né investire, né lavorare. Senza una coalizione sindacale forte, coraggiosa ed intellettualmente onesta, con le banche che battono pugni e il parlamento tagliato fuori dall’esecutivo, l’unica alternativa possibile è creare canali alternativi.
Il dott.re Ruggeri Antonino sottolinea l’atteggiamento assunto dal governo italiano a seguito della sentenza europea Stradasfalti che ha reso deducibile l’IVA sull’acquisto delle auto: ” l‘unica direzione intrapresa da questo governo è quella di indebolire la classe dei professionisti italiani. Ad una precisa domanda circa la deducibilità dell’ammortamento in caso di auto già nella propria disponibilità è stato risposto che, qualora gli ammortamenti effettuati negli anni precedenti (il fondo ammortamento) raggiungano il 25% dell’importo deducibile (Euro 18.075,99 e quindi Euro 4.519,00), l’ammortamento degli anni seguenti non è più deducibile.
Tale interpretazione è non solo illogica e “contra legem”, ma addirittura demenziale! E non giova rifarsi ad una vecchia circolare diramata in occasione del mutamento fiscale delle autovetture possedute dalle società, (1998) . La riduzione dal 50% al 25% riguarda le spese e gli altri componenti negativi relativi ai mezzi di trasporto, non l’investimento effettuato!La spesa, fino a prova contraria, è la quota di ammortamento a carico dell’esercizio, come il carburante, l’assicurazione, il bollo, eccetera, non l’acquisto del mezzo effettuato due o tre anni prima ”. Per questi motivi di invivibilità economica e fiscale che la Federcontribuenti aiuterà le imprese italiane a trovare refrigerio altrove, preparando un registro delle imprese o imprenditori che intendono sviluppare l’esportazione, seguendo determinati parametri, per il buon nome del “MADE IN ITALY”.
L’accordo tra la Federcontribuenti e la Malaysian Italian Chamber of Commerce and Industry sarà presentata al Centro congressi della Stanga, piazzale Stanga, Padova. Mercoledì 17 luglio.
Conferenza stampa e firma del documento alle 12.
Relatori:
Marco Paccagnella – Federcontribuenti
Mauro Biolcati – Federcontribuenti fautore dell’accordo.
Carlo Alaria – Presidente Camera Commercio italiana in Malesia
Luciana Penna – Vice Presidente Camera Commercio italiana in Malesia
Diego Moscheni – Delegato Primavera d’Italia
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