Molti contribuenti interpellano la Federcontribuenti per conoscere l’elenco dei dirigenti ritenuti irregolari in forza all’Agenzia dell’Entrate, perchè, per molti di loro, significa avere la speranza di salvare un’azienda o una casa. Ci spiega tutto il responsabile dell’ufficio legale di Federcontribuenti, Fortunato Forcellino: ” la sentenza del Tar Lazio del 2011 ( segue quella del Tar Messina), aveva bloccato la nomina a dirigente per molti funzionari di diversi Uffici dell’Agenzia delle Entrate che erano stati promossi, senza un regolare concorso. Era evidente la portata dirompente di questa sentenza del Tar Lazio che riguardava quasi il 50% dei dirigenti totali dell’Agenzia delle Entrate, destinata ad avere effetti concreti ed immediati sull’operato degli uffici finanziari: gli atti firmati da questi dirigenti, privi dei requisiti previsti dalla legge, erano nulli, e, di conseguenza, sarebbero state affette da nullità tutti gli accertamenti da loro firmati e le cartelle di pagamento che scaturivano dai loro atti.
Per questo, come troppe volte accade, soprattutto negli ultimi anni, il legislatore ha pensato di mettere una pezza sanando la posizione di questi funzionari promossi “motu proprio” a dirigenti: con la legge 44/2012 sono state sanate le nomine a dirigenti dei funzionari promossi, senza l’espletamento di un regolare concorso, in attesa che questi ultimi fossero effettuati. E sembrava che la portata dirompente della sentenza del Tar Lazio fosse stata, in qualche modo, messa a tacere. Invece, il Consiglio di Stato ( massimo organo della giustizia amministrativa nel nostro Paese), con la sentenza numero 5451 /2013 di circa un mese fa ha messo in discussione la efficacia di questa sanatoria, ritenendola contraria ai principi ed alle norme costituzionali, chiedendo, pertanto alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla questione. Non possiamo ancora cantare vittoria perché l’ultima parola spetta al giudice costituzionale che potrà, con la sua decisione, confermare o meno la decisione del Consiglio di Stato; quello che è certo, è che al di là della decisione del giudice costituzionale il principio di legalità deve essere rispettato sempre e comunque e non solo quando si ritiene opportuno ”.
” Il caos fiscale, l’impossibilità per il contribuente di avere utili informazioni, di conoscere cosa, come e quando pagare, sta contribuendo a rendere debitori cittadini allo stremo delle forze. Bastano pochi giorni di ritardo per rischiare l’esposizione debitoria. E sapere che gran parte degli aggi servono a pagare gli stipendi di dirigenti ” abusivi ” – commenta il presidente della Federcontribuenti Paccagnella -, ci conferma di come la rappresentanza politica in favore della società civile sia stata annientata, spodestata, annichilita in favore di un gruppo di potere a difesa della borghesia che nulla rischia grazie a scorciatoie sconosciute ai cittadini ”.
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