L’autonomia del Veneto? Federcontribuenti: ”Non sono riusciti nemmeno ad evitare l’epidemia di aviaria delegando Roma e il risultato sono 40 aziende venete lasciate in fondo al precipizio”. I funzionari del ministero della Salute dichiarano: ”la Regione poteva e doveva intervenire a monte, evitando questi gravi problemi alle aziende, ora i tempi si allungheranno”. 3 milioni di animali abbattuti a fronte di 16 milioni di indennizzo agli allevatori, ”soldi che potevamo risparmiare con al prevenzione”
Un pesante bilancio quello che ha colpito l’intera filiera legata al settore dell’allevamento del pollame nel nord Italia, con cifre negative da record. ”In Emilia Romagna, – spiega Marco Paccagnella -, si è fatta prevenzione, appaltando ad una ditta specializzata sia i controlli su possibili focolai di aviaria e sia gli interventi per bloccarli sul nascere mettendo in sicurezza gli animali e le aziende evitando gravi disagi per tutti”. Gessica Rostellato, deputato PD se ne sta occupando tant’è che venerdì scorso è stata ricevuta dai funzionari del ministero della Salute, ”la Regione Veneto non si è attivata per tempo lasciando che i focolai si trasformassero in epidemia, in emergenza e ora la strada è tutta in salita. Occorrerà tempo per stabilizzare la situazione aviaria in Veneto che conta migliaia di animali morti e abbattuti perchè infetti e aziende senza reddito da 6 mesi. Anche le misure di indennizzo non saranno immediati e fa rabbia se si pensa che tutto poteva essere evitato”.
Federcontribuenti seguirà le aziende coinvolte per evitare la vandalizzione: ” queste aziende non fanno reddito da 6 mesi, ma hanno lavoratori da tutelare e scadenze fiscali o bancarie da sostenere. Il nostro ufficio legale ha individuato margini per una azione legale in termini risarcitoria. Le aziende non devono fare altro che contattarci e le tuteleremo in ogni sede”.
L’autonomia diventa un pensiero romantico e illusorio se non segue la concretezza, questo è il pensiero di Paccagnella: ” si parla tanto di Autonomia ma quando si devono prendere delle decisioni rapide e importanti, soprattutto per la tutela dei lavoratori, si guarda a Roma e questo comporta una notevole perdita di tempo e danaro. La colpa per qualcuno è sempre di altri, quando basterebbe stare a capo chino e lavorare seriamente”.