Se la Fiat di Marchionne avrà la nuova sede legale in Gran Bretagna, se l’Electolux parla di Polonia, se ogni grande marchio guarda altrove in cerca di refrigerio fiscale, siamo sicuri che la colpa, la responsabilità sia solo loro? In Italia abbiamo la politica: 494 consiglieri regionali indagati per peculato per 59,5 milioni di euro. 545 miliardi euro, circa 20 finanziarie, andati perduti così come ammesso da un altro grande potente, Befera. 3.500 società improduttive pubbliche che ci costano 12 miliardi l’anno. Le multe per le infrazioni comunitarie, l’ultima sui test sugli animali, 150 mila euro al giorno.
La grande Europa resta un mistero, tra diversi regimi fiscali e un parlamento europeo che non si capisce quale ruolo o compito abbia e svolge, mentre sappiamo cosa combina la nostra classe politica, ma a chi dirlo?
Nel privato si accumulano compiti e non le paghe, nel pubblico funziona diversamente, si accumulano compiti, spesso inventati di sana pianta e paghe, mostruose. Il conflitto di interessi, vale a dire l’accumulo delle cariche dove si annienta del tutto il compito del controllore, continua a non essere ritenuto un grave reato. I poteri forti, quelli denunciati dalla Fornero e che si son stretti per salvare Mastrapasqua, non hanno nomi, né volti, eppure, dovrebbero essere gli stessi nomi e volti che hanno il dovere di conoscere chi lavora per loro e che hanno il potere di licenziare, quelli che siedono li insomma, i ministri, il capo del governo. Su Mastrapasqua si indaga da diversi anni, quindi esiste chi ha fermato, strozzato, boicottato e depistato la giustizia, perchè?
Il problema è che manca del tutto, nel potere politico, il concetto di reato, figuriamoci la certezza della pena: la nostra politica non ha obblighi, regole, doveri, responsabilità, controllori. «Il problema sono proprio i partiti gestiscono tutto, anche la delinquenza, noi proponiamo, – continua il presidente di Federcontribuenti, Paccagnella -, che vengano messi fuori legge e che la guida del nostro paese vada affidata a comitati politici di scopo che si formeranno 6 mesi prima di ogni elezione e chiuderanno al termine di ogni legislatura, poi tutti a casa e si ricomincia!».
Torniamo a Mastrapasqua, ma parliamo anche della moglie: Maria Giovanna Basile.
Il governo non si è mai interessato di dar seguito alle numerose interrogazioni parlamentari, denunce ed inchieste giornalistiche. Si è guardato bene, ricordando la complicità delle segreterie di partito di inquadrare il grave conflitto di interessi tra i numerosi incarichi ricoperti dalla signora Basile, tra cui quello presso un’azienda pubblica, e la posizione del presidente Mastrapasqua ancherelativamente ad eventuali consulenze e forniture ed interferenze varie tra le società dove costoro svolgono e hanno svolto le rispettive funzioni. I coniugi Mastrapasqua hanno all’attivo circa 100 cariche.
«Occorre smontare, pezzo per pezzo, l’intera struttura del potere, ente per ente, società per società, nome per nome».
Letta, ma altri per lui nei governi precedenti sapeva, sapeva chi e cosa fosse Mastrapasqua.
Di Mastrapaqua si vivrà e morirà ancora per molto tempo, almeno fino a quando la giustizia non tornerà libera e pura e la cittadinanza consapevole di ciò che gli spetta.
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Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perché, la nostra politica, prevede di sedere al tavolo dei cittadini e non dei politici. Oltre all'assistenza e alla tutela in tutte e le sedi per quanto riguarda il diritto bancario, fiscale, tributario, commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno é anche di dotare i nostri iscritti di servizi importanti nel pieno rispetto del Codice del Consumatore.
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8 Commenti
riccardo
ma simo certi che i Magistrati siano liberi di indagare su certi peresonaggi ?
Alberto De Marco
La notizia che Mastropasqua è indagato non mi meraviglia. La conclusione sarà la stessa che si è avuta con il Ministro Scajola. Ho soltanto una certezza, che un tale personaggio rimarrà impunito e continuerà ad avere potere attraverso i suoi tentacoli fino a quando vivrà, soltanto per un breve lasso di tempo si può tenerlo lontano dalle maglie del potere. Per ovviare a questi inconvenienti bisogna introdurre la responsabilità dei Magistrati, come aveva richiesto in passato il popolo italiano con il referendum. Bisogna rispettare l’art. 3 della Costituzione, e prevedere lo stesso trattamento dei Medici ai Giudici, pertanto ritenerli responsabili di negligenza, imprudenza ed imperizia. Per la Magistratura e per gli altri organi istituzionali si dovrebbe utilizzare il criterio della meritocrazia. Quale ultima osservazione. non è forse vero che “i poteri forti” determinano il governo degli Organi istituzionali, alchimisti straordinari, che hanno la regia ed il controllo non soltanto dei mass media ma di ben altro. Infine è doveroso ricordare che le leggi ed i “balzelli”, regolamentano soltanto la vita dei cittadini, mentre i politici potranno continuare a legiferare, anche nell’inosservanza delle norme Costituzionali, un es. emblematico la legge Fornero, che ha creato “lo sconcio” degli esodati. Un’altra incongruenza, lo Stato potrà altresì dichiarare di essere contrario all’applicazione dell’interesse da usura, ma diversamente utilizzare Equitalia, che dopo un anno applica nella cartella esattoriale, l’interesse del 40%, che non possiamo che definire da usura. Allo stesso tempo farsi beffa di migliaia di piccoli industriali, sopraffatti dai debiti Bancari e portati alla disperazione, che a volte portano a termine la loro vita con gesti insani, perché creditori da diversi anni degli enti statali. Per potere sopravvivere non ci rimane che una speranza, rinnovare la classe politica con il M5S. Per approfondire le nostre attività culturali e sociali vi invito a seguire il nostro sito ufficiale: http://www.amiciditoto.it Con stima e affetto, Il Presidente dell’Associazione Amici di Totò… a prescindere! – Onlus, Alberto De Marco
presidenza
Ha talmente ragione che noi, fuori dal coro, chiediamo innanzitutto una riforma politica e di governo.
A presto.
alex
dove hai visto che l’interesse dopo un anno è del 40%…bufale..equitalia applica la legge che prevede che dopo 30 gg se non si paga c’è una sanzione pari al 30% dell’importo.ma questo a seguito di una legge del 97….invece di sparare a zero,anche il m5smsi impegni ad eliminar questa legge.
giancarlo di natale
POLITICI…CHE POI DETTO TRA NOI…VI CHIAMAMO BASTARDI….comunque”…….BASTARDI…VENITE PURE A PRENDERVI LA CASA…TROVERETE IL TRITOLO…PEZZI DI MERDA CHE NON SIETE ALTRO…..
Diego Tiranti
Finora l’unico conflitto d’interessi di cui ho sentito parlare fino alla nausea è quello di Berlusconi. Delle migliaia di posizioni in conflitto (solo ora emerge Mastrapasqua) nessuno parla: che dire invece dei tanti magistrati ordinari e amministrativi, alti burocrati, politici di tutte le parti, loro parenti, ecc. che ricoprono le più svariate cariche del sottobosco politico nelle circa 40.000 partecipazioni statali, ragionali, provinciali, comunali, ecc.?
alex
ancora di fatto a difendere berlusconi,questi mica erano presidenti del consiglio…e chel’interesse ci sia stato basta vedere l’evoluzion eeconomica delle sue aziende,uno poi che confessa candidamente che senon fosse entrato in politica avrebbe fatto bancarotta,che vuol dire…infine come mai quando c’èra una grave crisi politica chiamava sempre confalonieri
michele
Se la famiglia mastrapasqua oggi è indagata, non solo perche ha fatto fallire l’inps. L’ho stato italiano penso che sapeva che l’indagato mastrapasqua faceva una rapina al minuto a tutti gli italiani per la concessione di 45 incarichi . Perche l’ho stato italiano se ne accorge solo adesso ? vuol dire che era consenziente………..