Dopo 50 anni l’Italia torna in deflazione, ad agosto prezzi – 0,1%. Le famiglie non spendono, i prezzi scendono, la produzione crolla. Albeggia la spirale del crollo dell’economia interna e si profilano le terribili ombre di una occupazione straniera senza precedenti. Le minori entrate fiscali faranno registrare un nuovo record sull’indebitamento pubblico. Mille disoccupati in più al giorno, 3,22 milioni di senza reddito, mentre lo sblocca Italia libera 10 miliardi per le grandi opere. La fotografia di una Italia alla deriva.
«I 10 miliardi per le grandi opere, – attacca Paccagnella di Federcontribuenti -, sono fumo negli occhi, uno specchietto per le allodole. Lo sappiamo tutti a chi andranno questi soldi, chi beneficerà di questi appalti miliardi. L’impatto sull’occupazione sarà pari a zero. Le grandi opere si effettuano quando la Nazione è in crescita, mentre noi siamo alla deriva e di lavoro stagionale non abbiamo bisogno». Insomma, lo Sblocca Italia non piace alla Federcontribuenti che chiede invece di: «..ricreare occupazione. Significa mettere in condizione gli italiani di aprire una attività senza indebitarsi, assumere senza l’onere del fisco, investire nell’azienda piuttosto che pagare le tasse almeno per i primi 3 anni di attività. Solo l’occupazione potrà disincagliare questa nave impazzita, traghettarla in porti sicuri e spegnere questa tempesta». Privilegiando le piccole aziende manifatturiere, tornando a produrre i nostri beni di consumo, ecco la ricetta miracolosa per sbloccare l’economia. «Incontrarsi con gli economisti europei o con gli altri capi di Stato può andar bene per un confronto e un caffè tra colleghi, ma il nostro capo di Stato farebbe bene ad occuparsi delle sole esigenze dell’Italia, congelando le trattative economiche. Va da sé che nessuno Stato europeo entrerebbe in Italia con i cannoni per esigere soldi o pareggi di bilancio». Creare occupazione in Italia significare finire in una ragnatela, ad ogni giro si finisce più vicini al ragno pronto a sfamarsi. Banche ed Equitalia sono due cambiali fisse per l’85% degli imprenditori. «Il problema da discutere nella UE non è la linea politica da seguire, ma come allineare tutti gli Stati europei ad un unico discorso fiscale e industriale. Il costo della mano d’opera, le richieste fiscali, il costo delle materie prime dovrebbe essere uguale di Stato in Stato, questo renderebbe forte l’Euro e ci renderebbe forti e compatti agli occhi degli investitori esteri. Il ruolo della BCE va cambiato, dobbiamo diventare una Europa sovrana dal punto di vista monetario, per ora siamo solo un grande condominio in lite». Resta infatti inutile continuare a prestare denaro alle nostre banche se queste poi non concedono prestiti e a tassi vantaggiosi.
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3 Commenti
Giacomo Sanfilippo
(1) Matteo Renzi e i suoi Ministri della Giustizia e delle Finanze, nasconderanno la testa nella sabbia come hanno fatto: Silvio Berlusconi; Romano Prodi; Mario Monti e i loro Ministri della Giustizia e delle Finanze a seguito? Per leggere tutto vai su http://www.sanfilippo-editore.it e clicca su lettere e denunce e sul giornale LA VOCE CHE TUONA.
GIACOMO SANFILIPPO RACCOMANDATA N° 14484511119-3
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Opera pubblicata: IGNOMINIE EPOCALI VOL. I
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AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MATTEO RENZI PIAZZA COLONNA 370 00187 – ROMA
Oggetto: Invio documentazione del colossale complotto politico giudiziario perpetrato ai miei danni senza alcun precedente da un ammasso di scimuniti di guerra ‘ntempu di paci.
Il sottoscritto Giacomo Sanfilippo nato il 24/01/1941 a Favara, ed ivi residente in contrada bagli 53, Affinché la SV Illustrissima prenda conoscenza e coscienza degli abominevoli fatti commessi e fatti commettere dalla Procura di Agrigento, alla Agenzia delle Entrate di Agrigento.
Le invia copia della querela sporta nei confronti del direttore pro tempore in carica dal giorno 16/05/2014. E nei confronti del responsabile legale in carica dal giorno 16/05/2014 presso la Agenzia delle Entrate di Agrigento. Per: Abuso di potere; Falso in atti pubblici; Calunnia aggravata dalla continuazione dell’invio di illegittime cartelle di pagamento; Tentata estorsione continuata e aggravata; Omissione di querela nei confronti dei millantatori militari delle Fiamme Gialle, dirigenti e Funzionari infedeli della Agenzia delle Entrate di Agrigento; Omissione di auto denuncia nel caso in cui le voci di corridoio del palazzo della Agenzia delle Entrate si rivelassero vere, che il direttore pro tempore è il Leto Pietro Pasquale e il direttore dell’area legale della Agenzia delle Entrate di Agrigento è lo Spoto Stefano; Occultamento di atti di Ufficio e favoreggiamento verso i summentovati millantatori militari delle Fiamme Gialle e verso i dirigenti e Funzionari della Agenzia delle Entrate di Agrigento che hanno emesso più accertamenti in virtù d’un PVC pieno di vizi. E più cartelle di pagamento a fronte di più Sentenze Tributarie emesse da una manica di giudici privi di senso logico; Reiterazione di reato continuato e aggravato dall’invio di più cartelle di pagamento e dalla continuazione della negazione d’accoglimento delle mie su citate richieste nelle più diffide mai controverse: Né dalla Agenzia delle Entrate di Agrigento, né dalla Agenzia delle Entrate di Palermo, né da Attilio Befera, né dall’Ente Fiscalità Roma, né da Mario Monti, né da Giulio Tremonti, né da Tommaso Padoa Schioppa, né dalla SERIT – Agrigento, né dai 5 PM: Olivieri Carmine, Salusti Caterina, Cameli Laura, Carnimeo Sergio, Pandolfi Antonella.
Il resto lo leggerà nella querela e nella documentazione fornita in CD-R.
Datosi che il Suo governo è quello del fare. Le chiedo di prendere le redini in mano di questo iniquo caso e ordini al Suo Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan di inviare gli Ispettori Ministeriali presso l’Agenzia delle Entrate di Agrigento con l’ordine di: Cancellare il mio nominativo dalle liste degli evasori fiscali; Cancellare le ipoteche sui miei beni immobili; Cancellare il fermo amministravo dei miei beni mobili emessi abusivamente dalla Agenzia delle Entrate di Agrigento; Erogare il pagamento della somma di Euro 7.500.000,00 più interessi maturati dal 07/06/2010 come risarcimento danno alla mia immagine di uomo onesto e per i due sopraggiunti infarti cardiaci che cagionarono seriamente la mia salute; Mandare a casa con le pive nel sacco, i Funzionari e i dirigenti infedeli che da annidacchiati all’interno della Agenzia Entrate incriminata mi scassano i gabasisi in continuo moto per tentare di sottrarsi ai loro reati commessi.
E al Suo Ministro della Giustizia Andrea Orlando di inviare gli Ispettori Ministeriali presso il Tribunale GIP di Agrigento e presso la Procura di Agrigento e di Caltanissetta come dalla lettera denuncia del 08/03/2014 e come da sollecito del 06/08/2014. Vedi file 16 cartella 7.
A meno ché la SV Illustrissima non nasconderà la testa nella sabbia come hanno fatto gli ex Presidenti del Consiglio dei Ministri: Silvio Berlusconi; Romano Prodi; Mario Monti, con a seguito i loro Ministri dell’Economia e delle Finanze e della Giustizia.
Per gli ex Presidenti del Consiglio dei Ministri già nominati, vedi cartella 7. Per tutta l’iniqua storia di questo colossale complotto politico giudiziario senza alcun precedente, vedi cartelle dal n° 1 al n° 22. del CD-R in allegato.
Copia della presente sarà inviata:
Al Ministero della Giustizia in persona del dott. Andrea Orlando;
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carl Padoan;
Al Procuratore Generale della Corte di Appello di Palermo.
E sarà pubblicata sul Sito Internet in intestazione e inviata dove l’esponente ritiene sia di dovere.
Allegati:
Copia querela del 05/08/2014;
Copia lettera inviata al Ministero Andrea Orlando;
Copia inviata Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan;
Copia inviata al Procuratore Generale della Corte di appello di Palermo.
Copia CD-R della dimensione di 648 MB File 357, cartelle 85.
Sicuro di un Suo cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Favara, li 06/08/2014.
Giacomo Sanfilippo
Giacomo Sanfilippo
(2) Matteo Renzi e i suoi Ministri della Giustizia e delle Finanze, nasconderanno la testa nella sabbia come hanno fatto: Silvio Berlusconi; Romano Prodi; Mario Monti e i loro Ministri della Giustizia e delle Finanze a seguito? Per leggere tutto vai su http://www.sanfilippo-editore.it e clicca su lettere e denunce e sul giornale LA VOCE CHE TUONA.
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AL MINISTERO DELLE FINANZE IN PERSONA
DEL MINISTRO PIER CARLO PADOAN
VIA XX SETTEMBRE 97 00187 ROMA
Oggetto: Ennesima richiesta Ispettori Ministeriali nei confronti della Agenzia delle Entrate di Agrigento, già trasformata a postribolo di gentaglia viscida e malfamata dall’insediamento del direttore pro tempore Leto Pietro Pasquale. E cioè, dal 1993.
Il sottoscritto Giacomo Sanfilippo nato il 24/01/1941 a Favara, ed ivi residente in contrada bagli 53, Affinché la SV Illustrissima prenda conoscenza e coscienza degli abominevoli fatti commessi e fatti commettere dalla Procura di Agrigento, alla Agenzia delle Entrate di Agrigento.
Le invia copia della querela sporta nei confronti del direttore pro tempore in carica dal giorno 16/05/2014. E nei confronti del responsabile legale in carica dal giorno 16/05/2014 presso la Agenzia delle Entrate di Agrigento. Per: Abuso di potere; Falso in atti pubblici; Calunnia aggravata dalla continuazione dell’invio di illegittime cartelle di pagamento; Tentata estorsione continuata e aggravata; Omissione di querela nei confronti dei millantatori militari delle Fiamme Gialle, dirigenti e Funzionari infedeli della Agenzia delle Entrate di Agrigento; Omissione di auto denuncia nel caso in cui le voci di corridoio del palazzo della Agenzia delle Entrate si rivelassero vere, che il direttore pro tempore è il Leto Pietro Pasquale e il direttore dell’area legale della Agenzia delle Entrate di Agrigento è lo Spoto Stefano; Occultamento di atti di Ufficio e favoreggiamento verso i summentovati millantatori militari delle Fiamme Gialle e verso i dirigenti e Funzionari della Agenzia delle Entrate di Agrigento che hanno emesso più accertamenti in virtù d’un PVC pieno di vizi. E più cartelle di pagamento a fronte di più Sentenze Tributarie emesse da una manica di giudici privi di senso logico; Reiterazione di reato continuato e aggravato dall’invio di più cartelle di pagamento e dalla continuazione della negazione d’accoglimento delle mie su citate richieste nelle più diffide mai controverse: Né dalla Agenzia delle Entrate di Agrigento, né dalla Agenzia delle Entrate di Palermo, né da Attilio Befera, né dall’Ente Fiscalità Roma, né da Mario Monti, né da Giulio Tremonti, né da Tommaso Padoa Schioppa, né dalla SERIT – Agrigento, né dai 5 PM: Olivieri Carmine, Salusti Caterina, Cameli Laura, Carnimeo Sergio, Pandolfi Antonella.
Il resto lo leggerà nella querela e nella documentazione fornita in CD-R.
Datosi che questo governo è il governo del fare e la SV Illustrissima appartiene a questo governo, prenda le redini in mano di questo iniquo caso e mandi l’ispezione Ministeriale presso l’Agenzia delle Entrate di Agrigento e ordini: La cancellazione del mio nominativo dalle liste degli evasori fiscali; La cancellazione delle ipoteche sui miei beni immobili; La cancellazione del fermo amministravo dei miei beni mobili emessi abusivamente dalla Agenzia delle Entrate di Agrigento; Il pagamento della somma di Euro 7.500.000,00 più interessi maturati dal 07/06/2010 come risarcimento danno alla mia immagine di uomo onesto e per i due sopraggiunti infarti cardiaci che cagionarono seriamente la mia salute.
E mandi a casa con le pive nel sacco, Funzionari e dirigenti infedeli che da annidacchiati all’interno della Agenzia Entrate incriminata mi scassano i gabasisi in continuo moto per tentare di sottrarsi ai loro reati commessi. Che, di conseguenza, i doveri dei su citati infedeli Funzionari e dirigenti spettano alla SV Illustrissima. Sempreché non nasconda la testa nella sabbia come hanno fatto gli ex Ministri che l’hanno preceduto.
Per gli ex Ministri dell’Economia e delle Finanze che l’hanno preceduto e che non hanno mosso un dito per fermare queste le ostilità, vedi cartella 7. Per tutta l’iniqua storia di questo colossale complotto politico giudiziario senza alcun precedente, vedi cartelle dal n° 1 al n° 22. del CD-R in allegato.
Copia della presente sarà inviata:
Al Ministero della Giustizia in persona del dott. Andrea Orlando;
Al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi;
Al Procuratore Generale della Corte di Appello di Palermo.
E sarà pubblicata sul Sito Internet in intestazione e inviata dove l’esponente ritiene sia di dovere.
Allegati:
Copi diffida alla Agenzia delle Entrate di Agrigento del 16/05/2014;
Copia querela del 05/08/2014;
Copia lettera inviata al Ministero Andrea Orlando;
Copia inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi;
Copia inviata al Procuratore Generale della Corte di appello di Palermo.
Copia CD-R della dimensione di 648 MB File 357, cartelle 85.
Sicuro di un Vostro cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Favara, li 06/08/2014.
Giacomo Sanfilippo
Giacomo Sanfilippo
(4) Matteo Renzi e i suoi Ministri della Giustizia e delle Finanze, nasconderanno la testa nella sabbia come hanno fatto: Silvio Berlusconi; Romano Prodi; Mario Monti e i loro Ministri della Giustizia e delle Finanze a seguito? Per leggere tutto vai su http://www.sanfilippo-editore.it e clicca su lettere e denunce e sul giornale LA VOCE CHE TUONA.
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ILLUSTRISSIMOSIGNOR PROCURATORE GENERALE
DELLA CORTE DI APPELLO PRESSO PROCURA
GENERALE – PALERMO
OGGETTO: invio copia querela del 05/08/2014 che va ad aggravare la situazione ai dirigenti della Agenzia delle entrate di Agrigento.
L’esponente Giacomo Sanfilippo, nato il 24/01/1941 a Favara ed ivi residente in contrada Bagli 53, si riferisce alla lettera – denuncia del 08/03/2014 della quale ho ricevuto risposta del Suo interessamento, che purtroppo, non ha potuto avocare a se il fascicolo n° 5718/11 mod. 21 del 10/11/2011, aperto a fronte della querela da me sporta nei confronti del direttore pro tempore, La Racco Giuseppe e del responsabile legale, Spoto Stefano, della Agenzia delle Entrate di Agrigento, per (inadempienza professionale, occultamento di atti di Ufficio, reiterazione di reato e tentata estorsione continuata e aggravata dalla complicità delle già citate CTP, CTR e SERIT – Agrigento). Perché il fascicolo di cui sopra si trovava presso il Tribunale GIP di Agrigento.
Il GIP dott.ssa Alessandra Vella, in data 16/07/2014 mi fa pervenire documento che attesta, che è stata fissata per il giorno 29/09/2014 in Agrigento Palazzo di Giustizia, l’udienza per la deliberazione in Camera di Consiglio quanto alla mia richiesta di opposizione all’archiviazione del fascicolo 5718/11.Mod 21.
Affinché la SV Illustrissima prenda conoscenza e coscienza di ulteriori abominevoli fatti commessi dalla Agenzia delle Entrate di Agrigento.
Le invia copia della ulteriore querela sporta nei confronti del direttore pro tempore in carica dal giorno 16/05/2014. E nei confronti del responsabile legale in carica dal giorno 16/05/2014 presso la Agenzia delle Entrate di Agrigento. Per: Abuso di potere; Falso in atti pubblici; Calunnia aggravata dalla continuazione dell’invio di illegittime cartelle di pagamento; Tentata estorsione continuata e aggravata; Omissione di querela nei confronti dei millantatori militari delle Fiamme Gialle, dirigenti e Funzionari infedeli della Agenzia delle Entrate di Agrigento; Omissione di auto denuncia nel caso in cui le voci di corridoio del palazzo della Agenzia delle Entrate si rivelassero vere, che il direttore pro tempore è il Leto Pietro Pasquale e il direttore dell’area legale della Agenzia delle Entrate di Agrigento è lo Spoto Stefano; Occultamento di atti di Ufficio e favoreggiamento verso i summentovati millantatori militari delle Fiamme Gialle e verso i dirigenti e Funzionari della Agenzia delle Entrate di Agrigento che hanno emesso più accertamenti in virtù d’un PVC pieno di vizi. E più cartelle di pagamento a fronte di più Sentenze Tributarie emesse da una manica di giudici privi di senso logico; Reiterazione di reato continuato e aggravato dall’invio di più cartelle di pagamento e dalla continuazione della negazione d’accoglimento delle mie su citate richieste nelle più diffide mai controverse: Né dalla Agenzia delle Entrate di Agrigento, né dalla Agenzia delle Entrate di Palermo, né da Attilio Befera, né dall’Ente Fiscalità Roma, né da Mario Monti, né da Giulio Tremonti, né da Tommaso Padoa Schioppa, né dalla SERIT – Agrigento, né dai 5 PM: Olivieri Carmine, Salusti Caterina, Cameli Laura, Carnimeo Sergio, Pandolfi Antonella.
Il resto lo leggerà nella querela e nella documentazione fornita in CD-R.
Con l’occasione del deposito della querela in oggetto presso il Tribunale GIP di Agrigento per il su citato procedimento penale n° 5718/11 mod. 21. Ho chiesto all’addetto alla segreteria del GIP dott.ssa Alessandra Vella se il Giudice avesse sciolto la riserva assunta all’esito della Camera di Consiglio dell’Udienza del 12/05/2014, visto il che fino 31/07/2014 non era stata sciolta? Il Cancelliere Grazia Carlino mi consegnò la copia di archiviazione del procedimento penale n° 3694/13/mod. 21 a carico di Lupo Rosario nato il 14/12/1952, a Licata ed ivi residente in via Bellini n° 2. Primario reparto Ortopedia Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, già aperto in modo errato dalla Procura di Agrigento per l’ipotesi di reato di cui agli artt. 590, 383 c.p. commessi in data 25/06/2002 in Agrigento persona offesa Sanfilippo Giacomo, a fronte dei capi di imputazioni: corruzione, occultamento di atti pubblici, calunnia, falso in atti giudiziari e istigazione al falso che si leggono nella pagina 28 della querela. Peraltro, richiamati dal PM Silvia Baldi che tali reati sarebbero stati commessi in occasione del procedimento penale che lo ha visto imputato per diffamazione. Senza richiamare la Sentenza di assoluzione per tardiva presentazione della querela per diffamazione emessa dal Giudice penale Katia La Barbera del Tribunale di Agrigento. Che ha generato la querela per i reati di cui sopra. Con Costituzione di parte civile nei confronti del primario Lupo Rosario nella misura di € 2.500.000,00. Tanto quanto voleva estorcermi con le falsità che ha fatto attestare nell’atto di Citazione dall’avvocato Angelo Balsamo.
E con le falsità che ha fatto attestare in sede di causa Civile ai signori: Lauria Salvatore, Scibetta Paolo, Rapisarda Sandro.
Il GIP Vella, accoglie la mia opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dal PM e apre fascicolo 5709/13 mod.20. Considerato che ricorre l’ipotesi prevista dall’art. 410 c.p.p. ai sensi dell’art. 127 c.p.p. Quindi, per aprire il fascicolo sussistevano e sussistono i motivi della rettifica dei capi di imputazione reato 590, 583 c.p. erroneamente o non erroneamente adottati al fascicolo n° 3694/13 mod. 21. E iscrivere gli artt. inerenti alla querela lunga 29 pagine e bene articolata dove si ravvisano palesemente i reati di: corruzione, occultamento di atti pubblici, calunnia, falso in atti giudiziari e istigazione al falso.
In data 29/07/2014 scioglie la riserva e, anziché ordinare al PM quanto si legge alla pagina 5 dell’opposizione che si riporta integralmente.
PER QUANTO SOPRA
Voglia l’Onorevole GIP, ordinare al PM Silvia Baldi, la rettifica del capo di imputazione reato artt. 590,583 c.p. erroneamente o non erroneamente adottati al fascicolo n° 3694/13 RGNR mod.21. E iscrivere gli artt. inerenti alla querela lunga 29 pagine e bene articolata dove si ravvisano palesemente i reati: Di corruzione, occultamento di atti pubblici, calunnia, falso in atti giudiziari e istigazione al falso, commessi in data 21/03/07 dal primario Rosario Lupo.
Di associazione per delinquere commesso in data 20/01/09 dai quattro amici e colleghi di lavoro, prezzolati dal primario Rosario Lupo. Rapisarda Sandro; Lauria Salvatore; Scibetta Paolo; D’Antoni Gaetano. Che, con le loro falsità, il Giudice Paolo Criscuoli ha emesso la Sentenza di condanna al pagamento di certe somme in favore del primario Lupo Rosario. (Anche se il dott. D’Antoni, nel disperato tentativo di tirarsi fuori dall’associazione a delinquere già consumata ai miei danni in data 20/01/09, in sede di causa civile. Allegato 24. E in sede di causa penale ha attestato che il libro I MISTERI DI UN PRIMARIO CIECO ED ANALFABETA non era edito. Allegato 12. Non può tirarsi fuori dal crimine già commesso in associazione a delinquere con gli atri tre personaggi summentovati).
Di falso in atti giudiziari, Lupo – Sanfilippo, commesso in data 12/03/07 dall’avvocato Angelo Balsamo con studio in Licata Agrigento e Sindaco del Comune di Licata Agrigento.
E ordinare l’esperire le indagini in ordine ai reati commessi nel 2007 e 2009 dai summentovati personaggi di dubbia fama che se l’hanno cercato col lanternino.
Attesta: Il Giudice sciogliendo la riserva assunta all’esito della Camera di Consiglio; integralmente richiamata la richiesta di archiviazione del PM del 17/12/2013; visto l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione; visto il decreto di fissazione di Udienza Camerale; integralmente richiamata la richiesta di archiviazione del PM; ritenuta la intervenuta prescrizione dei reati oggetto di iscrizione;
ritenuto, pertanto, di dover accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal PM, per tutte le ragioni ivi espresse
P.Q.M
Visto l’art. 409 c.p.p.
DISPONE
In accoglimento della richiesta del PM, l’archiviazione del procedimento sopra in epigrafe indicato nei confronti di Lupo Rosario, in atti generalizzato, per infondatezza della notizia di reato.
DISPONE
La restituzione degli atti al PM.
MANDA
Alla segreteria per gli adempimenti di rito
Agrigento, li 29/07/2014
Il Giudice Alessandra Vella
Quali che sono stati i motivi che hanno indotto al GIP Vella a comportarsi in modo così anomalo, non lo so, e vorrei saperli dalla SV Illustrissima, in quanto, chiamato in causa dal GIP Vella in data 10/02/2014.
Dei gravissimi fatti commessi dai due PM, Lucia Brescia e Silvia Baldi, era stato informato il Procuratore capo dott. Renato Di Natale e il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, per le consequenziali azioni del caso.
Posciachè il GIP Vella il procedimento di archiviazione l’ha motivato con l’intervenuta prescrizione dei reati oggetto di iscrizione lesione colpose. Peraltro, gli artt. erano stati attribuiti erroneamente al procedimento penale n° 3694/13/mod. 21. Non mi resta da fare altro che, ripresentare la stessa querela già presentata con raccomandata n° 14484511118-2 presso la Procura di Agrigento raccomandandogli di iscrivere correttamente gli artt. dei capi di imputazione di: corruzione, occultamento di atti pubblici, calunnia, falso in atti giudiziari e istigazione al falso, che si leggono nella pagina 28 della querela.
Copia della presente sarà inviata:
Al Ministero della Giustizia in persona del dott. Andrea Orlando;
Al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi;
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.
E sarà pubblicata sul Sito Internet in intestazione e inviata dove l’esponente ritiene sia di dovere.
Allegati:
Copia querela del 05/08/2014;
Copia lettera inviata al Ministero Andrea Orlando;
Copia inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi;
Copia inviata al Ministro dell’Economia e delle Finanze;
Copia CD-R della dimensione di 648 MB File 357, cartelle 85 + CD-R del fascicolo 3694/13 mod 21;
Copia archiviazione procedimento penale 3694/13 mod. 21.
Sicuro di un Suo cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Favara, li 06/08/2014.
Giacomo Sanfilippo