Nel Parlamento solo rappresentanti di partito. Paccagnella: ”quanto accaduto ieri alla Camera, – ri-approvazione finanziamento ai partiti – è un reato, bisogna solo stabilire di che tipo: hanno riattivato una legge abrogata in pieno abuso di potere; ed è un oltraggio alla pubblica decenza”.
Quando a dover essere approvati sono emendamenti che riguardano i bisogni dei cittadini si attua la strategia del voto di fiducia, viceversa, quando a dover essere approvati sono emendamenti in favore dei partiti il voto è quasi unanime e privo di scontri tanto da passare per Montecitorio senza ultimatum.
”Leggiamo che il primo firmatario delle modifiche alla legge 6 luglio 2012, n. 96, e altre disposizioni concernenti il finanziamento privato e la trasparenza dell’attività dei partiti e movimenti politici nonché la disciplina e i limiti dei rimborsi per le spese elettorali effettivamente sostenute è il deputato Sergio Boccadutri del PD, ex SEL. Ora, – domanda il presidente della Federcontribuenti, Marco Paccagnella -, perchè Renzi non ha ritenuto giusto e sacrosanto vietare un simile abuso di potere? La risposta è semplice, il Parlamento da espressione del popolo è diventato il braccio armato delle volontà dei partiti. Sempre e solo interessi economici”.
Inutile nominare la forza oppositiva al Parlamento, ”l’opposizione deve farsi strada nella società civile, deve scavarsi un cunicolo nelle coscienze di tutti noi.
‘Stiamo discutendo un piano di intervento straordinario, – conclude Paccagnella -, ci accerteremo con un costituzionalista se l’iter praticato sia in termini di legge regolare e vogliamo chiedere che siano dei nostri revisori a controllare i bilanci dei singoli partiti perchè è un diritto fondamentale di ogni cittadino – contribuente conoscere le viscere di chi dice di rappresentarlo”.