Ufficialmente è lo Stato italiano ad essere insolvente eppure riesce in pieno nel capovolgimento del fronte tanto da attuare una politica nazionale paranoica, cioè, indicando ogni contribuente ed imprenditore come un potenziale evasore o truffatore. Già è sbagliato costringere gli imprenditori a dover anticipare l’IVA allo Stato, ma cosa succede se ne versano di più? Secondo lo Stato, per ottenere il rimborso, gli imprenditori devono farsi una fidejussione, cioè, devono dare una garanzia, ma verso chi? La polizza fideiussoria per rimborso IVA serve per garantire all’Agenzia delle Entrate il rientro del rimborso erogato qualora, dopo eventuali accertamenti, venga constatata l’illegittimità del rimborso ottenuto dal contribuente. Con questa logica, vista la situazione debitoria di tutti gli enti pubblici, dovremmo chiedere noi cittadini contribuenti, allo Stato, una fideiussione che ci garantisca che le nostre tasse non vadano più perdute o pagate a fondo perduto. Una garanzia per non vederci più mettere le loro mani nelle nostre tasche per la loro incapacità amministrativa, una garanzia per non subire, magari, un prelievo forzoso. Con un carico fiscale di tutto rispetto, un prelievo totale tra imposte dirette e indirette del 65%, i continui tagli alle colonne portanti della repubblica italiana, istruzione, sanità, servizi sociali, trasporti, ect, ci dicono che noi non possiamo fidarci dello Stato e non viceversa.