Il leader della più grande federazione di difesa dei diritti del lavoratore, la Camusso con la CGIL, snobba le esigenze e le urgenze dei suoi iscritti fingendo una saggezza fuori luogo. Si preoccupa degli eventuali buchi finanziari che una no tax area allargata ai redditi pari ai 12 mila euro l’anno e la rottamazione delle cartelle Equitalia possono creare eppure, la Camusso, dovrebbe ben conoscere il numero incredibile di cause di lavoro promosse da dipendenti licenziati da imprenditori ridotti all’osso. Le cause di lavoro che vedono imputati piccoli imprenditori sono talmente tante da avere una voce in bilancio corposa per lo stesso MEF che si trova a pagare la parcella al gratuito patrocinio e a rimborsare le spese processuali. «Prima di tutto – esordisce Paccagnella di Federcontribuenti – la discussione sull’allargamento della no tax area non ha motivo di esistere. Questi contribuenti se hanno familiari a carico sono già esenti dall’Irpef, mentre, per i single significa versare oltre mille euro di imposta. La verità è che chi ha un reddito pari a 12 mila euro l’anno è un cittadino a cui viene negata la possibilità di vivere in proprio. Pur volendo stare bassi, con 12 mila euro all’anno non puoi avere, contemporaneamente, una casa, una macchina e qualcosa da mangiare, figuriamoci pagare le tasse. Un sindacato così importante dovrebbe conoscere a mena dito i problemi dei lavoratori, sia dal punto di vista della disoccupazione, sia della cassa integrazione e sia della qualità di vita di queste persone. Secondo, qui nessuno ha parlato di condonare le cartelle Equitalia, semmai si chiede di dare la possibilità agli imprenditori di compensare i debiti con i crediti che si vantano con la PA e sgravare da more, aggi e interessi quelle cartelle super gonfiate a carico dei piccoli contribuenti ed imprenditori. Insomma, la Camusso sta dicendo agli imprenditori di licenziare pure i suoi lavoratori se non sono in grado di reggere più un simile rigore fiscale». Per Federcontribuenti l’intera polemica sul cosa mettere o sul cosa togliere dalla Legge di Stabilità come le continue dichiarazioni che piovono da ogni parte sono chiacchiere da mercato: «che si mettano loro a fare impresa e a farci vedere come si crea occupazione, se ne sono capaci!».La copertura finanziaria c’è, basta cambiare tendenza: «togliere la mangiatoia ai porci per ridarla ai cittadini». Le entrate tributarie sono in calo e scenderanno ancora se pensiamo che «hanno eliminato buona parte delle detrazioni per le famiglie e per le imprese, come l’assumere disoccupati, che hanno aumentato l’Iva, quindi i prodotti di consumo, i medicinali, i trasporti. Quel po di benessere che i contribuenti avevano raggiunto e parliamo di una casa e di una macchina e non di ville e velieri, son stati scippati, ora l’Erario avrà ancor più di che piangere e il nostro governo da recitare un mea culpa.»
«La CGIL con il suo apparato che comprende varie sigle e associazioni, quanto costa ai lavoratori? Vogliamo ricordare il capolavoro che hanno fatto con la vendita di Alitalia, si sono opposti a tutto per chiedere di più e finire a non ottenere nulla e a metterci sul groppone 2000 dipendenti in cassa integrazione per vent’anni. Sono questi gli interessi dei lavoratori? »
AIUTACI AD AIUTARE
Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perché, la nostra politica, prevede di sedere al tavolo dei cittadini e non dei politici. Oltre all'assistenza e alla tutela in tutte e le sedi per quanto riguarda il diritto bancario, fiscale, tributario, commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno é anche di dotare i nostri iscritti di servizi importanti nel pieno rispetto del Codice del Consumatore.
Entra in Federcontribuenti e troverai un mondo di servizi, tutela e offerte senza sorprese.